Google Chrome userà meno CPU per massimizzare l'autonomia

Google sta testando una nuova funzionalità che ridurrà il consumo della CPU, portando a una maggior autonomia dei dispositivi.

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a cura di Antonello Buzzi

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Il popolare browser Google Chrome, nonostante sia quello più diffuso a livello mondiale, continua ad essere criticato per essere un programma piuttosto esoso a livello di risorse, utilizzando in maniera estensiva sia il processore che la memoria. Allo scopo di massimizzare l’autonomia dei computer portatili (e non solo), Google sta attualmente testando una nuova funzione, chiamata “Quick Intensive Throttling”, che dovrebbe ridurre il tempo di CPU del 10%.

In pratica, questa nuova feature migliora la precedente “Intensive Wake Up Throttling”, introdotta con la versione 87, che impediva a JavaScript di risvegliare una scheda più di una volta al minuto dopo che è stata sospesa e nascosta alla vista per oltre 5 minuti. Questo ha portato ad una riduzione dell’utilizzo dalla CPU sino a 5 volte e, di conseguenza, a una durata della batteria maggiore (sino a 1,25 ore).

Come spiegato dalla stessa Google:

La funzione “JS timer Intensive Wake Up Throttling” è stata distribuita nella versione 86, allineando i Wake Up del timer a un intervallo di un minuto dopo un periodo di inattività di 5 minuti. Il timeout di 5 minuti è molto conservativo ed è stato scelto per consentire il lancio di Intensive Wake Up Throttling con il minimo rischio di regressione. Ora stiamo valutando di ridurre il timeout a 10 secondi solo per le pagine considerate caricate quando nascoste.

Nel caso foste interessati a testare anche voi questa nuova funzione, dovete prima di tutto scaricare Google Canary o Dev e abilitarla attivando il flag relativo scrivendo “chrome://flags/#quick-intensive-throttling-after-loading” nella barra degli indirizzi. La modifica sarà completa una volta riavviato il browser.

Qualche settimana fa, vi abbiamo parlato di una particolare estensione per Chrome che fa sparire i risultati da Google. Trovate ulteriori dettagli nel nostro precedente articolo dedicato.