Google è sulla strada per fare concorrenza a ChatGPT?

Google spinge le ricerche sull'intelligenza artificiale per integrare un assistente che ottimizzi l'utilizzo del suo motore di ricerca.

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a cura di Gabriele Scordamaglia

Come quasi tutti abbiamo potuto notare nell'ultimo periodo, ChatGPT, il bot con intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI (nella quale Microsoft, nel 2019, ha investito ben 1 miliardo di dollari, e ha tra i vari piani per il futuro quello di acquisire il 49% dell'azienda, decuplicando l'investimento già eseguito), ha avuto modo di far parlare di sé per una moltitudine di motivi. Tra di essi vi è sicuramente l'estrema accessibilità e la facilità di utilizzo che permette a chiunque di divertirsi o di utilizzarlo come "aiutante" per svariati compiti, ma vi sono da considerare anche alcuni aspetti un po' ambigui e di quanto sia effettivamente facile aggirare alcuni meccanismi che impediscono al bot di rispondere a determinate richieste.

Una sorta di J.A.R.V.I.S. insomma (Tony Stark sarebbe estremamente fiero), che, come qualsiasi cosa al mondo, ha i suoi pro e i suoi contro, ma se c'è qualcosa che non si può assolutamente negare è il potenziale apparentemente illimitato di questa tecnologia. Potenziale che ovviamente non è passato inosservato agli occhi del più grande motore di ricerca al mondo: Larry PageSergey Brin, fondatori di Google, si sono riuniti con il CEO Sundar Pichai per discutere di un'eventuale introduzione delle funzionalità di una chat munita di intelligenza artificiale (come ChatGPT, per l'appunto), che possa andare a ottimizzare le ricerche di ogni utente e dare man forte per capire quale sia effettivamente l'oggetto della ricerca nei casi un po' più confusionari.

L'idea di Pichai deriva probabilmente anche dai rumor secondo i quali Microsoft, viste le previsioni di acquisizione, avrebbe intenzione di aggiungere direttamente ChatGPT ai prodotti Office e al motore di ricerca Bing, andando a dargli una rinfrescata e magari provando a fargli scalare qualche gradino in termini di qualità ed efficienza, togliendogli l'appellativo di "eterno secondo" rispetto al suo rivale un po' più colorato. Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha inoltre dichiarato che la sua azienda ha intenzione di integrare un'intelligenza artificiale avanzata in tutti i prodotti Microsoft, per migliorare la produttività ed ottimizzare l'esperienza utente.

Potrebbe essere quindi la volta buona nella quale Google riesca a mandare in porto uno dei 20 progetti riguardanti l'intelligenza artificiale che ha attualmente in fase di sviluppo, come dichiarato anche da Lily Lin, portavoce dell'azienda, secondo la quale le tecnologie di intelligenza artificiale sono in continua fase di test interni che faranno in modo di rendere l'AI di Google utile all'utente e sicura da utilizzare per chiunque.

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