Google ha deciso che non c'è posto per la pornografia nei Google Glass e così ha bandito l'applicazione Tits&Glass di cui avevamo parlato la settimana scorsa. "Non abbiamo ricevuto alcuna notizia di cambiamenti, e dobbiamo ancora ricevere notifiche da Google. Abbiamo controllato più volte la posta elettronica, per verificare se fossero stati annunciati dei cambiamenti, ma non abbiamo messaggi del genere", si legge sul sito dello sviluppatore Mikandi.
L'applicazione in questione è (era) pensata per registrare immagini e video per adulti, per poi condividerli all'interno dell'applicazione stessa. Gli utenti in altre parole avrebbero potuto contribuire a generare i contenuti, o semplicemente esplorarli usando gli occhiali creati da Google.
In altre parole, una sorta di miscuglio tra Vine e Instagram in salsa porno, accessibile anche a chi non possiede un paio di Google Glass. Un'iniziativa che stava già cominciando a richiamare una discreta attenzione, ma che è stata stroncata sul nascere da Google.
E così ecco la recentissima modifica ai termini d'uso: "non permettiamo contenuti che includano nudità, atti sessuali espliciti e materiali sessuali espliciti. Google ha una politica di tolleranza zero verso la pornografia infantile. Se rileviamo contenuti pedopornografici, li riporteremo alle autorità e cancelleremo gli account Google coinvolti". A questo punto Mikandi non può fare altro che modificare la propria proposta.
La scelta di Google potrebbe apparire moralista e bacchettona, ma è anche del tutto comprensibile: per quanto la pornografia abbia spesso spinto le nuove tecnologie, Google non ha probabilmente il minimo interesse nell'associare il proprio prodotto alla pornografia amatoriale. E dopotutto chi vuole usare i Google Glass per registrare video a luci rosse può farlo anche senza un'applicazione dedicata.