Google omaggia Noyce, il padre del microchip e di Intel

Il doodle di Google oggi ricorda Robert Noyce, uno degli inventori dei circuiti integrati in silicio che hanno portato alla realizzazione dei microprocessori. Nel 1968 ha fondato Intel con Gordon Moore e ha ricevuto la medaglia d'onore dalla IEEE per il suo lavoro.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Google celebra oggi gli 84 anni dalla nascita di Robert Noyce, uno dei padri dei microchip, con un doodle che omaggia il suo lavoro. Molti non conoscono l'importante ruolo che Noyce ha avuto nella realizzazione dei circuiti integrati di silicio, che gli è valso il soprannome di "Sindaco della Silicon Valley". È ritenuto insieme a Jack Kilby l'inventore del circuito integrato e ha ricevuto per questo anche la medaglia d'onore dalla IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers).

Robert Noyce, uno dei padri del microchip

I due scienziati hanno lavorato al progetto separatamente, Kolby alla Texas Instruments dov'era impiegato nel 1958, e Noyce alla Fairchild Semiconductor. Per questo la Fairchild è considerata una pietra miliare nella storia dell'elettronica e lo Stato della California le ha dedicato una stele apposta nell'edificio storico in cui aveva sede, con un testo commemorativo che recita: "in questo luogo nel 1959 il dottor Robert Noyce della Fairchild Semiconductor Corporation ha inventato il primo circuito integrato che sarebbe stato prodotto commercialmente. L'invenzione di Noyce consiste in un circuito elettronico completo inserito in un piccolo chip di silicio". 

Il doodle di oggi celebra 84 anni dalla nascita di Rober Noyce

Nel 1968 Noyce lascia la Fairchild e fonda Intel insieme a Gordon E. Moore (sì è proprio lui, il padre della legge di Moore). La creazione del microchip così come lo conosciamo oggi è però merito di un giovane ingegnere italiano, Federico Faggin, che ebbe il merito di progettare il primo microprocessore su singolo chip, l'Intel 4004.

Parlando di questo prodotto nel corso di un'intervista, l'ingegnere veneto ha ricordato la "fase Noyce", quella che lui associa alla miniaturizzazione, ma ha anche parlato del futuro spiegando che "c'è un dispositivo all'orizzonte, che porterà avanti la capacità di calcolo in maniera molto più alta di quella che può fare il microprocessore".

"Parlo del computer quantico, che è ancora un'idea sulla carta. Si sono fatti anche degli esperimenti, ed è una promessa del futuro che potrà cambiare in maniera fondamentale la maniera in cui processiamo le informazioni".

Noyce è morto nel 1990 a Austin, Texas, all'età di 63 anni. La sua famiglia ha creato la Fondazione Noyce che lavora per migliorare l'insegnamento della matematica e della scienza nelle scuole degli Stati Uniti.