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a cura di Manolo De Agostini

Google non si ferma mai e dopo Maps, Earth, Base e Analytics ecco Google Transit. Il servizio in prova, quindi incompleto e limitato, si propone di offrire un servizio di orientamento stradale tale da offrire un prodotto dalla fruibilità vastissima (le applicazioni potrebbero essere molte ed eterogenee) e mai come ora aderente al principio della cosiddetta "glocalizzazione".

Google Transit non solo sovrappone a mappe o immagini satellitari lo scheletro della rete viaria, ma aggiunge al servizio le informazioni pubblicamente disponibili trasformando il tutto tanto in una sorta di base per navigatori satellitari quanto in un metodo per recuperare la strada da percorrere nel raggiungere una certa meta, ottenendo infine anche informazioni circa costi per pedaggi e valutazioni sui tempi di percorrenza. L'interfaccia gode grande intuitività e dei principi di navigazione già noti per le precedenti Google Maps.