Google svela i segreti dei suoi datacenter

Google ha reso disponibile qualche informazione sulla composizione dei propri server.

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a cura di Manolo De Agostini

Nei giorni scorsi Google ha svelato, a sorpresa, alcune informazioni sui suoi datacenter. Google non acquista i server, ma li realizza in casa, per ottenere i dovuti risultati di prestazione ed efficienza energetica. I server sono contenuti in cointaner, che ne possono contenere fino a 1160.

L'hardware dei server Google, montato su rack 2U, conta una scheda madre Gigabyte GA-9IVDP, un modello non disponibile in commercio e processori sia Intel (Xeon Nocona) sia AMD. Il resto è formato da due hard disk, otto moduli di memoria. Per quanto riguarda l'uso di energia, i server non hanno un UPS centralizzato ma ognuno ha una batteria da 12 volt. Questa soluzione, secondo Google, permette un'efficienza del 99,9% contro il 95% della soluzione più classica.

Google ha anche parlato di PUE, il Power Usage Effectiveness, uno standard sviluppato da un consorzio chiamato Green Grid, che misura quanta energia va direttamente al calcolo anziché ai servizi ausiliari come l'accensione e il raffreddamento. Il punteggio migliore è 1, mentre 1,5 indica che i servizi ausiliari consumano metà dell'energia dedicata al calcolo. I server di Google raggiungono un punteggio di 1,12.