Google vuole test JavaScript da duri, e se li fa da sola

La casa di Mountain View fa sapere che i test JavaScript in vigore oggi non sono abbastanza pesanti e ha realizzato due versioni di SunSpider e Kraken che reputa più efficaci per mostrare i valori in campo. Intanto l'azienda lavora su Chrome per rendere l'installer più piccolo e scaricabile con maggiore rapidità.

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a cura di Manolo De Agostini

Secondo Google non tutti i test JavaScript mettono veramente in luce le qualità dei motori dei browser moderni.

"Aggiorniamo costantemente il nostro benchmark V8 per imporci di essere sempre più veloci nelle aree che sono importanti per gli sviluppatori. Risolviamo i bug e aggiungiamo nuovi test. Siamo davvero impegnati sulle prestazioni JavaScript, quindi mettiamo il nostro test sotto la lente d'ingrandimento per assicurarci di offrire rilevazioni più efficace possibile".

"Gli altri benchmark JS molto citati sono SunSpider di Apple, e Kraken, il nuovo test di Mozilla. SunSpider è stata una delle prime suite dei test, apparsa nel 2007. Ha fatto molto per aiutare a migliorare i motori JS, ma diversi test della suite sono meno rilevanti per il Web del 2011. Anche per le prove più rilevanti sono diventate così veloci che molti finiscono in pochi millisecondi. Non è un tempo abbastanza a lungo per capire quale motore è più veloce".

"Per rendere il benchmark molto più importante, abbiamo realizzato una seconda versione del test, eseguendo ognuna delle prove di SunSpinder per cinquanta volte di seguito. Anche se non è sempre una grande soluzione, offre l'opportunità per alcune ottimizzazioni. Con questo cambiamento i risultati riflettono le vere prestazioni di Chrome. È oltre il 30 percento più veloce sulla suite SunSpider generale e fino a quattro volte più veloce in alcuni dei test individuali".

"Kraken, un benchmark più moderno, è in una forma migliore. Sfortunatamente, la versione classica del benchmark non è stata aggiornata per riflettere gli ultimi cambiamenti che risolvono almeno un bug importante. Il risultato è che il benchmark è meno utile e ci porta persino a fare alcune irrilevanti ottimizzazioni a Chrome".

"Per aiutarci a concentrarci sulle cose giuste, stiamo testando l'ultima versione di Kraken realizzata direttamente dal repository delcodice sorgente di Mozilla. Potete provare il nuovo test SunSpider modificato da Google oppure la versione made in Mountain View di Kraken".

Nel frattempo Chrome ha iniziato la sua cura dimagrante. Come anticipato nei mesi precedenti gli sviluppatori di Google vogliono rendere più snello il browser per facilitarne la diffusione anche nei paesi in cui le connessioni non sono molto veloci.

Il processo d'installazione di Chrome richiede il download di un installer molto piccolo, che serve poi per scaricare e installare l'intero browser. Gli ingegneri di Google hanno iniziato a "rimuovere codice", cercando di ottimizzare il pacchetto il più possibile.

Il peso di Chrome dalla prima versione è più che triplicato, soprattutto a causa di novità come l'integrazione di Flash o del lettore PDF. I primi esperimenti si stanno svolgendo attraverso il progetto Chromium con discreti risultati. Dai 35,2 MB del 15 aprile, Chromium è passato a 29,9 MB il 20 aprile, per salire fino a 30,2 MB di oggi.

Secondo quanto riportato da Conceivablytech, "gran parte delle perdita di peso è dovuta alla rimozione del codice da WebKit". È stato rimosso il supporto WML (wireless markup language, usato solo sui dispositivi BlackBerry), l'Image Resizer e altre caratteristiche. L'obiettivo della casa di Mountain View non è noto, ma ogni MB in meno è oro, non trovate?