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a cura di Dario D'Elia

Gli sviluppatori di Google sono proprio dei mattacchioni: Chikai Ohazama, forse più di tutti. All’inizio della settimana scorsa sul Blog ufficiale del noto motore di ricerca ha voluto fare omaggio alla Apple mostrando una versione speciale della home page, simile – forse anche troppo – a l’interfaccia di Mac OS X. In pratica il cosiddetto progetto Google X permetterebbe l’accesso a tutti i servizi di Google tramite una grafica ad icone tipica dei prodotti Apple.

Purtroppo lo scherzo è durato poche ore, perché a distanza di neanche mezza giornata dalla messa online, i telefoni degli uffici amministrativi devono essere diventati roventi. Probabilmente Apple ha richiesto formalmente la cancellazione del test site, nel rispetto del brevetto interno "genie effect", alla base dell’effetto ingrandimento delle icone tipico della sua interfaccia, cannibalizzata da Google.

Ovviamente l’azienda di Cupertino, interpellata sull’accaduto, ha evitato di fare commenti. Chikai Ohazama sicuramente non perderà il lavoro, anche perché nel post che aveva redatto sul Blog aveva evidenziato chiaramente il coinvolgimento di altri colleghi e la supervisione di Marissa Mayer, la responsabile dei prodotti Web consumer. Bisogna ammettere, comunque, che la zingarata si è distinta per stile: al di sotto della casella di ricerca era ben visibile la scritta "Le rose sono rosse. Le viole sono blu. OS X spacca. Un omaggio per te". Chapeau.

Hanno provato il tiro mancino ed è andata male, chi imiteranno la prossima volta?