Rimontare il dissipatore e richiudere il portatile

Scopriamo in pochi semplici passaggi come dare nuova vita ai notebook che si surriscaldano troppo facilmente.

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a cura di Tom's Hardware

Rimontare il dissipatore

Rimontare il dissipatore è relativamente semplice, ma ci sono alcuni dettagli da tenere in considerazione. Prima di collocarlo al suo posto, assicuratevi che sia allineato correttamente; così ridurrete le possibilità di spostare la pasta termica. Se urtate qualcosa o sollevate il dissipatore dopo che quest'ultimo ha toccato il chip, dovrete ricominciare tutto daccapo, rimuovendo la pasta termica che avete appena collocato.

Una volta che il dissipatore è al suo posto, muovetelo lateralmente - di poco - per spargere bene la pasta termica, che andrà a riempire tutti gli spazi disponibili.

A questo punto è tempo di rimettere le viti. Nella maggior parte dei notebook è impossibile stringerle troppo, ma fate comunque attenzione. Rimettete le viti seguendo uno schema incrociato: mettetene una senza stringere, poi una dalla parte opposta, e continuate così fino a che non sono tutte nella loro sede. Poi ripassatele tutte per stringerle, senza esagerare.

Richiudere il portatile

A questo punto non resta che richiudere il notebook, ma non prima di un'ultima passata con l'aria compressa. Ricollegate cavi e connettori che avete eventualmente staccato, o che si sono spostati accidentalmente. Assicuratevi anche che tutti i cavi siano in ordine, e controllate che nessuno finisca per essere schiacciato dalla chiusura del portatile.

A questo punto potete rifare al contrario il primo passaggio. In alcuni casi gli sportellini vanno inseriti lateralmente, altre volte dovete inserire prima un lato e poi l'altro, oppure basa metterli a posto dall'alto. Se non siete certi su quale sia il metodo giusto, provateli tutti. Basta essere delicati e non rompere nulla: prima o poi troverete la soluzione corretta.

A cose fatte potete ricominciare a usare il portatile. Il miglioramento si nota sin dal primo momento, ma il sistema di raffreddamento diventa ottimale dopo qualche giorno, il tempo necessario alla pasta termica per ottenere una distribuzione ideale.