Come riconoscere un alimentatore efficiente?

Come funziona un alimentatore? Tutti i modelli sono uguali? É solo la potenza che conta? Scopriamo le differenze e l'importanza di un alimentatore per PC e come dobbiamo scegliere il modello più adatto alle nostre esigenze.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Linee guida, regole e regolamenti

Uno degli indicatori più importanti dell'efficienza di un alimentatore è la conformità alle linee guida Energy Star 5.0 e allo standard 80 Plus. Quest'ultimo si applica principalmente agli alimentatori per computer, ed è riconosciuto in tutto il mondo. Inoltre in Europa ci sono la normativa CE e le linee guida ErP.

Gli alimentatori 80 PLUS sono più efficienti

Le specifiche, le norme e le linee guida che abbiamo appena menzionato hanno tutte l'obiettivo di individuare alimentatori di alta qualità ed efficienza. Per rispettarle gli alimentatori devono passare una serie di test, e se li superano possono ottenere un bollino che ne certifica il livello di efficienza.

I test per stressare l'alimentatore potrebbero non corrispondere a quelli definiti dalle specifiche ATX, ma in questo caso è accettabile. La buona notizia per noi utenti europei è che siccome le prove sono condotte usando le tensioni statunitensi - più basse - questi alimentatori possono raggiungere livelli di efficienza persino maggiori con la tensione a 220 volt della rete elettrica europea.

80 PLUS: Platinum, Gold, Silver, Bronze

Il concetto originario della certificazione 80 PLUS è stato rivisto, con nuovi e più stringenti livelli di efficienza, che si declinano in bronze, silver, gold e platinum. Si può intuire che gli alimentatori "80 PLUS Gold" e "80 PLUS Platinum" sono più efficienti, ma i loro circuiti sono anche più complessi, e quindi il prezzo finale è più alto.

Nella tabella potete vedere a quali livelli di efficienza corrispondono le varie certificazioni.

  Efficienza al 20% di carico Efficienza al 50% di carico Efficienza al 100% di carico
80 PLUS 80% 80% 80%
80 PLUS Bronze 82% 85% 82%
80 PLUS Silver 85% 88% 85%
80 PLUS Gold 87% 90% 87%
80 PLUS Platinum 90% 92% 89%

Quando è spento non è davvero spento: qualche parola sul consumo in standby

Quando arrestate il sistema, l'alimentatore non si spegne completamente; una misura necessaria per rendere possibili funzioni come la Wake-on-LAN – che permette di riattivare il computer tramite la rete. Un alimentatore quindi continua a consumare energia anche a computer spento. Per fortuna i nuovi alimentatori, specialmente quelli certificati per essere conformi a ErP/EuP, consumano meno di 1 watt in questa modalità standby. Se avete a cuore i consumi di energia, puntate sul modello più recente con supporto ErP, e se non avete necessità di attivare il PC da remoto, spegnetelo dall'interruttore o usate una ciabatta elettrica con pulsante d'accensione.

Quali canali sono davvero importanti?

Questo ci porta a uno degli aspetti più importanti dei moderni alimentatori, cioè la potenza che sono in grado di fornire a differenti tensioni. Oggigiorno i PC assorbono la maggioranza della loro energia dal canale +12 volt, mentre le altre due tensioni, 3.3 e 5 volt giocano un ruolo meno importante. Questo è il motivo per cui potete usare la seguente regola: se il canale 12 volt di un alimentatore può fornire tutta l'energia richiesta con del margine, anche le tensioni inferiori sono adeguate.

Questo tuttavia non si applica necessariamente al caso contrario. Confrontiamo le etichette con le specifiche di due modelli di alimentatori:

Il secondo modello si presenta come un'unità da 550 watt, ma i canali a dodici volt arrivano solo a 380, e solo se anche gli altri canali sono sotto carico; ma nessuno ha bisogno di 315 watt sui canali da 3.3 e 5 volt. In pratica questo alimentatore dovrebbe raggiungere il suo limite con un carico di 350 watt sul canale da 12 volt.

Ironia della sorte, anche un buon alimentatore da 425 watt potrebbe offrire più energia di questo modello a 12 volt. Non cadete in questo tipo d'inganno.

Costi iniziali e risparmio energetico

I prodotti di qualità costano di più, ma non sempre fanno risparmiare sul lungo periodo. Abbiamo quindi esaminato alcuni elementi più specifici, per capire qual è l'alimentatore migliore per ogni contesto, e quanto può farci risparmiare. Alcuni risultati potrebbero sorprendervi!

Non è sufficiente concentrarsi solamente sull'aspetto finanziario, perché bisogna considerare anche la durata nel tempo, l'affidabilità e la sicurezza. Entreremo nel dettaglio di questi punti nella prossima pagina.