IDE dei vecchi tempi: Maxtor 7040A, 40 GB (1991)

Abbiamo i processori quad-core, gigabyte di RAM e schede grafiche sensazionali. Ma cosa è cambiato nel mondo degli hard disk in questi anni? La capacità si è moltiplicata più volte ma, come vedremo, le prestazioni non sono state in grado di tenere il passo con i tempi.

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a cura di Tom's Hardware

IDE dei vecchi tempi: Maxtor 7040A, 40 GB (1991)

IDE Oldtimer: Maxtor 7040A, 40 GB (1991)

Questo è un hard disk da 40 MB (si, Megabyte), con tre piatti rotanti a 3500 rpm, e una semplice interfaccia IDE. È datato 1991, e rappresenta un modello medio per quel periodo. Il modello di punta era il Maxtor della serie 7000, che offriva una capacità di 130MB, distribuita su otto piatti. Integra 32 o 64 kB di memoria cache, dipendentemente dal modello. Potete trovare ancora le specifiche sul sito Maxtor.

La capacità di 130MB del modello high-end rappresentava il limite raggiungibile per quei tempi, ma poco tempo dopo si iniziarono a produrre modelli da 170 e 240 MB. Abbiamo trovato molto interessante in fatto che questi drive costavano diverse centinaia di migliaia di lire; oggi possiamo godere di drive 1000 volte più capienti dal costo inferiore.

Questo drive è abbastanza vecchio da non essere tollerato da PCMark05, ma siamo stati in grado di utilizzare h2benchw 3.6. Il tempo di accesso medio del 7040A è di 27 ms, che sembra un'eternità se confrontato con gli 8 e i 15 ms dei drive moderni. Il bandwidth dell'interfaccia è di 800 kB/s (0.8 MB/s), contro gli 80-200 MB/s delle interfacce moderne. Le prestazioni reali di trasferimento dati sono molto vicine a quelle dell'interfaccia: h2benchw ha misurato 600-700 kB/s, praticamente la velocità di un CD-ROM 4x. Qualsiasi hard disk acquisterete oggi offrirà prestazioni migliori rispetto i drive del 1991.

IDE Oldtimer: Maxtor 7040A, 40 GB (1991)

IDE Oldtimer: Maxtor 7040A, 40 GB (1991)