Hard disk, futuro incerto tra la concorrenza degli SSD e i PC in crisi

Si vendono meno hard disk, complice l'ascesa degli SSD e i PC in crisi. Caleranno i prezzi? Non ora, ma in futuro i produttori non avranno scelta.

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a cura di Manolo De Agostini

Le vendite di hard disk potrebbero raggiungere livelli inferiori quest'anno, sulla scia del rallentamento della domanda di computer e la concorrenza degli SSD. Secondo le stime Seagate e Western Digital il mercato degli hard disk ha accusato una riduzione delle consegne dai 125 milioni del primo trimestre ai 111 milioni del secondo. Le due aziende prevedono una ripresa per la fine dell'anno, ma la situazione potrebbe seguire un'evoluzione differente.

Secondo TrendFocus le consegne di SSD destinati ai PC client sono cresciute nel primo trimestre del 3,5% (sulla fine dell'anno) e nel secondo hanno fatto segnare un +2,9% (sul primo trimestre), arrivando a un totale di 23,86 milioni di unità. L'analista della banca d'affari UBS, John Roy, ritiene che la situazione nel mercato hard disk non cambierà nel 2016 e le consegne di hard disk subiranno una battuta d'arresto persino maggiore rispetto a quest'anno.

hard disk

"Crediamo che le consegne di hard disk si ridurranno probabilmente di oltre il 10% nei prossimi 12 mesi dopo aver perso il 6% nell'ultimo anno. La domanda per le unità di archiviazione sta crescendo ma quella dei PC è in calo - UBS prevede una riduzione delle consegne di PC dell'8% per il 2015 e del 2% per il 2016".

Caleranno i prezzi in risposta a questa situazione? Secondo l'analista non al momento, anche se in futuro vi sarà probabilmente una contrazione. John Roy pensa che il duopolio (WD e Seagate) nel settore dell'archiviazione magnetica (c'è un terzo incomodo, Toshiba, ma ha quote minori) sosterrà la stabilità dei prezzi e i margini lordi. In futuro però la situazione potrebbe farsi più difficile da mantenere.

ssd

È chiaro che, almeno per il settore consumer, l'approccio al mondo informatico da parte delle persone è il nodo cruciale. I cosiddetti "nativi digitali" vedono spesso nello smartphone o nell'accoppiata "smartphone più tablet" un'esperienza di computing completa. In questi dispositivi l'archiviazione è basata su memoria NAND Flash. Per quanto riguarda invece gli utenti PC, oggi vi è chiaramente un focus sempre più rilevante sugli SSD.

I vantaggi in termini prestazionali sono enormi e molti optano per acquistare un SSD con una buona capacità (250/256 GB come soluzione ideale) su cui installare il sistema operativo e alcuni programmi, affiancandolo a un hard disk, magari quello che avevano precedentemente, adibito al puro scopo dell'archiviazione. Altri ancora acquistano un SSD e poi salvano i dati sul cloud (Dropbox, Google Drive, OneDrive, ecc.).

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Difficilmente il settore gli hard disk vivrà i fasti di un tempo, anche perché gli SSD migliorano costantemente, divenendo sempre più vantaggiosi e allo stesso tempo vi sono in arrivo nuove tecnologie di archiviazione (3D XPoint, per esempio), che potrebbero nuovamente cambiare gli equilibri. Seagate, dal canto suo, ritiene che la memoria NAND Flash non potrà mai raggiungere il rapporto prezzo per gigabyte degli hard disk.

"La disparità è al momento superiore a 20 a 1", ha affermato Dave Morton, senior vice president of finance di Seagate. "Personalmente non vedo un giorno in cui ci sarà un sorpasso nel costo per gigabyte tra la NAND e il supporto magnetico. Nel 2020 avremo hard disk in catalogo con un rapporto inferiore al cinque centesimi per gigabyte. Non vedo come si possa arrivare a tanto con la tecnologia concorrente". Oggi è possibile acquistare un SSD da 250 GB a circa 100 euro. Per lo stesso prezzo si può comprare un hard disk da 3 TB.

Quello che secondo noi però è importante capire è che agli SSD non serve raggiungere il prezzo degli hard disk per guadagnare quote di mercato. Ciò che conta sono le prestazioni (unite a una capacità sufficiente, certo), e su quel piano non c'è partita. Come abbiamo scritto sopra nel settore consumer l'uso della tecnologia è cambiato. E le cose stanno mutando, seppur meno rapidamente, anche nel settore enterprise.

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Quella è una roccaforte per gli hard disk, e lo sarà per gli anni a venire con la crescita del cloud. In quel settore il prezzo ha un peso decisamente maggiore, ed è sul mantenere tale posizione di forza che i produttori di hard disk devono lavorare: nel settore consumer la tendenza fa pensare che siano destinati a cedere progressivamente il passo, salvo in nicchie specifiche come i NAS, dove gli hard disk non hanno rivali.

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