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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Ai nomi dei colossi che appoggiano il formato di DVD a laser blu Blu-ray Disc si sono di recente aggiunti quelli di HP e Dell, due fra i maggiori produttori al mondo di computer.

HP sostiene che la tecnologia Blu-ray è quella più user-friendly fra i formati di nuova generazione candidati a rimpiazzare l'attuale generazione di DVD. Un'affermazione che, secondo alcuni analisti, potrebbe tuttavia celare l'interesse del colosso nell'appoggiare alcuni dei suoi più importanti fornitori giapponesi di componenti.

Il consorzio delle aziende che promuovono il neo standard - Hitachi, LG Electronics, Matsushita Electric Industrial, Pioneer, Royal Philips Electronics, Samsung Electronics, Sharp, Sony e Thomson - ha varato l'anno scorso le licenze necessarie per sviluppare, produrre e vendere prodotti basati sul formato Blu-ray Disc.

Il formato Blu-ray Disc adotta un laser blu-violetto con una lunghezza d'onda inferiore a quella dei laser di colore rosso impiegati con l'attuale generazione di DVD: questa caratteristica consente di codificare i dati in spazi più contenuti e portare la capacità dei nuovi dischi a 27 GB per singolo lato.

Il nuovo standard è utilizzabile per un'ampia varietà di applicazioni, inclusi gli archivi di memorizzazione, i dispositivi Ultra Density Optical (UDO) e la registrazione video consumer (DVR). La soluzione permette di registrare più di 13 ore di video compresso in qualità standard oppure circa due ore di video in alta definizione (HDTV): la velocità di trasferimento dati è di 36 Mbps. Come standard di compressione il formato Blu-ray adotta l'MPEG-2, una tecnologia che, seppur non più giovanissima, gode ancora del più ampio supporto sul mercato del broadcasting digitale e della registrazione di contenuti audio/video.