HP progetta server con CPU ARM, scacco a Intel

HP potrebbe essere la prima a scommettere sui system on chip ARM nei server. L'azienda avrebbe stretto un patto con Calxeda, una startup con nomi grossi alle spalle. L'obiettivo è quello di realizzare server efficienti per il Web e operazioni di cloud computing.

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a cura di Manolo De Agostini

HP potrebbe diventare la prima azienda a realizzare server basati su microprocessori ARM. Il colosso statunitense, che è il primo produttore al mondo, starebbe infatti cooperando con il progettista di chip Calxeda per realizzare chip specifici.

Calxeda (conosciuta in passato come Smooth-Stone) e HP hanno intenzione di realizzare server Internet e per il cloud computing indirizzati ad aziende che hanno grandi datacenter, e sentono la necessità di ridurre i consumi e le dimensioni.

Secondo le fonti entro la fine dell'anno sarà svelato un prototipo e i dettagli di una partnership. La produzione in volumi però dovrebbe partire nella seconda metà del 2012.

Calxeda sta lavorando sull'architettura Cortex A9 quad-core e in particolare su un progetto che contempla 120 chip, per un totale di 480 core, in un'unità rack 2U. Secondo le informazioni rese note dall'azienda, ogni chip ha un consumo medio di 5 watt, ovvero 1,25 watt per core - inclusa la DRAM.

Non è chiaro se i chip saranno realizzati a 28 o 45 nanometri e se supporteranno i 64 bit, anche se sembra scontato dato che serviranno per conferire ai system on chip la capacità d'interfacciarsi con grandi quantitativi di memoria.

Calxeda afferma che i propri microprocessori offriranno prestazioni per watt migliori da 5 a 10 volte rispetto alle soluzioni concorrenti, mentre questo rapporto salirà a 15/20 volte tenendo in considerazione il prezzo.

Naturalmente HP, ARM e Calxeda non hanno commentato. La scorsa settimana il vicepresidente di ARM, Michael Inglis, ha dichiarato che i primi chip ARM per server saranno pensati per sistemi molto basilari, e poi l'azienda passerà alla progettazione di chip per sistemi più potenti - si parla del 2014.

Oltre che con HP, fonti anonime riportano che Calxeda sta trattando anche con altre aziende che realizzano server, produttori di soluzioni per l'archiviazione e altre aziende che vogliono usare i suoi processori. Alcune partnership dovrebbero essere annunciate nei prossimi mesi.

Calxeda ha un budget di decine di milioni di dollari e conta sul supporto di ARM, Advanced Technology Investment Company (ATIC, proprietaria di Globalfoundries), Battery Ventures, Flybridge Partners, Highland Capital Partners e Texas Instruments.

Sarà interessante assistere alla risposta di Intel e AMD. La prima, in particolare, ha svelato un piano per portare i processori Atom nei server. Basterà per respingere l'insidiosa Calxeda?