Multimedia e lavoro

Bello, ben fatto e comodo da usare in quasi tutte le sue funzioni, lo Spectre x360 si conferma uno dei migliori ibridi in circolazione.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Multimedia e uso in movimento

Il rivestimento in alluminio ha una controindicazione comune a tutti i notebook che sfruttano questa soluzione, compreso lo Spectre: si scalda. Finché ho usato lo Spectre appoggiato sulla scrivania non mi sono quasi accorta del calore, perché viene sprigionato da una griglia sul fondo e da una seconda nella parte alta del lato sinistro.  Ho provato poi ad appoggiarlo sulle gambe per le due ore che ho impiegato a testare una web app: il calore sul fondo è salito a livelli fastidiosi. Colpa mia che ho ostacolato la ventilazione otturando la griglia sul fondo: sconsiglio di farlo.

Per compensare il sistema ha chiamato in causa spesso le ventole di raffreddamento, che sulla scrivania non si erano proprio sentite, mentre dopo 20 minuti sulle gambe restavano quasi sempre accese emettendo un sibilo ben percettibile.

HP Spectre X360 prova d'uso 09

Grazie alla versatilità del prodotto la soluzione è a portata di mano: se volete riprodurre contenuti multimediali sul divano disponete lo Spectre in modalità a tenda o stand. Le griglie resteranno libere, la base fresca e le ventole in silenzio. In questa modalità inoltre beneficerete di un altro vantaggio: sentirete l'audio in maniera decente. HP infatti ha posizionato gli altoparlanti sotto alla base, quindi tenendolo sulle gambe il suono che vi arriva è sordo. Se usate la modalità a tenda o stand il problema non si pone.

Per questo ho trovato molto utili le due modalità appena descritte, oltre a quella notebook, mentre non ho amato quella tablet sia perché l'aggancio fra base e coperchio non è stabile, sia perché il prodotto non è così maneggevole in modalità tablet.

Al lavoro

La configurazione basata sulla CPU Core i5 è ampiamente sufficiente per lavorare senza problemi. Ho usato a batteria un paio di documenti di Word, Spotify e i browser Chrome e Firefox con una ventina di tab aperte per ciascuno senza notare alcun rallentamento.

L'unica incertezza – ma non è una questione di potenza di elaborazione – si verifica puntualmente quando si passa da una modalità d'uso all'altra: la rotazione dello schermo impiega qualche secondo ad attivarsi.

L'aspetto che ho apprezzato maggiormente è che ho lavorato con questo notebook con Wi-Fi attivo per un paio di giorni lasciandolo in standby durante gli spostamenti e le interruzioni dell'attività e la batteria aveva ancora un po' di carica residua. Ovviamente ho regolato il sistema di risparmio energetico in modo che display e disco fisso potessero spegnersi nei momenti di inattività. Inoltre ho impostato una luminosità dello schermo più bassa quando dovevo lavorare al chiuso perché, risparmio energetico a parte, se non si è sotto al Sole la luminosità massima è quasi fastidiosa tanto che è intensa.

HP Spectre X360 prova d'uso 06

Ottimo il fatto che a prescindere da come si è usato il portatile l'ultima volta, quando si riprende dallo standby ha sempre la tastiera spenta per default. In tutte le modalità d'uso poi i connettori sono comodi da trovare. Ho trovato intelligente l'idea di non mettere il pulsante Windows sulla cornice del display, perché con altri prodotti ho spesso finito per selezionarlo involontariamente. In questo caso è sul lato destro e si trova facilmente al tatto perché sul lato opposto non ci sono pulsanti e accanto c'è il bilanciere del volume che è molto più lungo.

Applausi anche per la presenza di un connettore HDMI standard: se c'è un aspetto odioso delle prove d'uso è dover leggere tutto il giorno sullo schermo del portatile perché puntualmente manca l'adattatore giusto per collegare il monitor dell'ufficio. Le due USB a sinistra sono un po' troppo vicine per usarle insieme con pendrive voluminosi, ma la presenza di un terzo connettore a destra mi ha sempre risolto il problema.

Comprarlo o non comprarlo?

Se oggi dovessi comprare un ultrabook ibrido sarei molto indecisa fra questo Spectre x360 e lo Yoga e Pro di Lenovo, che metto sullo stesso piano per versatilità, luminosità dello schermo. Preferirei il Lenovo per la migliore chiusura in modalità tablet e per la tastiera, lo Spectre per il touchpad, l'autonomia e le prestazioni di un Core i5 rispetto a un Core M.

HP Spectre X360 prova d'uso 01
HP Spectre x360 Convertible PC

Per il momento però trovo ancora più interessante l'XPS 13, che ha un'autonomia migliore ed è più compatto, perché alla fine le modalità d'uso aggiuntive, per l'uso che faccio io del portatile, sono un gioco e un passaggio da testare, ma non mi sono davvero utili e quando non le ho non ne sento la mancanza.