Caso Huawei, anche Western Digital abbandona il colosso cinese

Western Digital ha interrotto i suoi rapporti con Huawei, ma è già al lavoro per collaborare con il colosso cinese nonostante il divieto governativo.

Avatar di Vittorio Rienzo

a cura di Vittorio Rienzo

Secondo quanto riportato da Nikkei, sembra che anche Western Digital abbia interrotto qualsiasi rapporto commerciale con Huawei, in attesa di un via libera da parte del governo. Questa decisione segue quella di molte altre aziende che, in seguito al ban istituito dall'amministrazione Trump, hanno deciso di tutelarsi negando qualsiasi fornitura al colosso cinese.

Stando alle voci che circolano al momento, Huawei ha immagazzinato abbastanza componenti per continuare la produzione tra i tre mesi e un anno. È tuttavia innegabile che perdere un partner come Western Digital, una volta terminate le scorte, rappresenterà un problema non da poco che potrebbe incidere in maniera grave sulla produzione, in particolare quella degli smartphone.

Huawei ha già rallentato lo sviluppo e la produzione di computer portatili, comunicando ai fornitori di componenti di fermare le spedizioni. Dover fare lo stesso per gli smartphone sarebbe un problema decisamente serio, e l'azienda potrebbe accusare un colpo da cui sarebbe difficile riprendersi.

L’amministratore delegato di Western Digital, Steve Milligan, ha già dichiarato che l’azienda sta valutando la possibilità di richiedere una licenza speciale allo US Bureau of Industry and Security per continuare a collaborare con Huawei.

Licenza che tra l’altro potrebbe essere richiesta da tutti i partner e che permetterebbe di continuare normalmente le attività con Huawei, nonostante il divieto governativo.

La situazione quindi è molto complessa, e molte aziende - per tutelarsi da eventuali sanzioni - hanno deciso di interrompere i loro rapporti con Huawei con effetto immediato. Il governo ha però concesso ad alcune di esse una proroga fino al 18 agosto, e nulla vieta che nel frattempo, nel caso in cui i rapporti tra Cina e Stati Uniti dovessero migliorare, Huawei possa essere rimossa dalla blacklist dove si trova ora.

Milligan ha affermato che Huawei è un cliente importante con cui Western Digital vorrebbe continuare a lavorare, nonostante rappresenti meno del 10% delle entrate della società. A tal proposito, lo scorso aprile le due aziende avevano annunciato lo Strategic Cooperation Agreement “un accordo che si pone come obbiettivo il raggiungimento del successo sul mercato continuando la collaborazione nel campo degli HDD, SSD e flash NAND”.

Insomma una posizione, quella di Huawei, che con l’avvicinarsi del 18 agosto si fa giorno per giorno più difficile. Se le cose dovessero proseguire in questa direzione, è probabile che l'azienda dovrà affrontare non poche difficoltà, indipendentemente dalla quantità di scorte disponibili e dalla capacità di creare un nuovo sistema operativo per i propri prodotti.