I Chromebook a scuola: opportunità o minaccia alla privacy?

La digitalizzazione delle scuole è un tema attuale che prende sempre più piede anche nelle aule italiane. Ma dagli USA arriva una storia particolare, di un padre preoccupato per la privacy della figlia a scuola e che fa riflettere sul prezzo da pagare nell'intraprendere questa via.

Avatar di Pasquale Macrì

a cura di Pasquale Macrì

Aggiornamento: Google dopo la pubblicazione di questa news ci ha contattato e condiviso la propria posizione ufficiale. Trovate la comunicazione ufficiale di Google dopo il testo originale della notizia a fondo pagina. (Andrea Ferrario).

Non è la prima volta che parliamo dell'accoppiata "vincente" Chromebook-scuola americana. Neanche a farlo apposta, esattamente un anno fa veniva evidenziato l'incredibile successo dei prodotti con Chrome OS nelle aule statunitensi, una tendenza che è andata rafforzandosi durante questo periodo grazie all'impegno di Google nel settore Education. Ma proprio dagli States arriva una storia che getta ombre sull'entusiasmo di avere i Chromebook in classe.

Il tutto parte dalla preoccupazione di un papà, appassionato di tecnologia, che vede nell'adozione del Chromebook a scuola una seria minaccia per la privacy di sua figlia di sette anni. Parliamo quindi di una terza elementare, e il papà chiede più volte di utilizzare un altro tipo di laptop, uno qualsiasi, purchè non sia basato su Chrome OS e che non "costringa" la figlia a possedere un Account Google.

Negli USA esiste una legge federale, la Family Educational Rights and Privacy Act (FERPA), che regolamenta l'utilizzo dei dati personali e sensibili degli studenti che utilizzano (anche) le Google Apps for Education. La FERPA fa in modo che nessuno, nemmeno Google stessa, possa accedere a questi dati, a meno che non ci sia un consenso scritto dei genitori.

chromebook

Ma allora perché tutta questa preoccupazione? Innanzitutto, la scuola in questione non ha spiegato attraverso quali strumenti fossero raccolti i dati degli studenti e secondo quali modalità fossero trattati. Inoltre non è stato richiesto alcun consenso ai genitori per la raccolta e il trattamento. Certo, c'è la legge di prima che impone a Google di non raccogliere alcun dato per fini pubblicitari, ma è qui che la situazione si complica.

Anche se Google non può accedere direttamente ai dati degli studenti dalle Apps for Education, può farlo nel momento in cui abbandonano la suite di applicazioni protetta dalla FERPA per usare altri servizi, come YouTube, ad esempio. In più, tutti i Chromebook, sono forniti alle scuole con Chrome che si sincronizza di default con la cloud di Google, altro metodo per raccogliere dati in modo indisturbato.

Per ora, la crociata del papà americano contro i Chromebook e i rischi derivanti dall'utilizzo di un account Google sin da questa età, si è risolta con un rinvio dell'utilizzo dei laptop di Google alla quinta elementare, almeno per la figlia.

La scuola deve educare sull'importanza della privacy, per non trasmettere alle nuove generazioni il messaggio che un mondo digitale deve per forza rinunciare alla riservatezza dei dati, impegnandosi anche a garantire la privacy dei propri studenti attraverso gli strumenti e le leggi adeguate.

Voi accettereste a cuor leggero l'introduzione dei Chromebook nelle classi italiane?

Posizione ufficiale Google, dal portavoce Jonathan Rochelle, Direttore Google Apps for Education:

Il nostro obiettivo è quello di garantire agli insegnanti e agli studenti in tutto il mondo l'accesso a strumenti utili, accessibili e facili da usare, per insegnare, apprendere e lavorare insieme. Ci impegniamo da sempre affinché le informazioni personali degli studenti restino private e al sicuro.

Il 1° dicembre, la Electronic Frontier Foundation (EFF) ha presentato una denuncia nei confronti delle Google Apps for Education (GAFE) e di altri prodotti e servizi, soprattutto Chrome Sync. Pur apprezzando l'attenzione di EFF in materia di privacy dei dati degli studenti, siamo al contempo convinti che i nostri strumenti rispettano la legge e le nostre promesse, incluso lo Student Privacy Pledge, che abbiamo firmato nel corso di quest'anno. I co-autori dello Student Privacy Pledge, The Future of Privacy Forum e The Software e Information Industry Association, hanno entrambi criticato l'interpretazione del Pledge fatta da EFF e quindi la loro denuncia.

Ci tengo a ribadire alcuni elementi importanti relativi a come funzionano i nostri prodotti, come manteniamo privati e al sicuro i dati degli studenti, e, più in generale, il nostro impegno verso le scuole.

I principali servizi Google Apps for Education

I principali servizi Google Apps for Education (GAFE) - Gmail, Calendar, Classroom, Drive, Documenti, Fogli, Slide, Contatti, Gruppi, Vault e Hangout - sono il cuore dell'offerta Google per le scuole. I dati personali degli studenti sono utilizzati in tutti questi servizi al solo fine di fornire i servizi stessi, permettere agli studenti di comunicare tramite e-mail e lavorare insieme usando Google Docs. Non ci sono annunci pubblicitari in questi servizi, e i dati degli studenti non sono utilizzati per scopi pubblicitari.

Chrome Sync

Chrome Sync consente ai titolari di un account Google di accedere a qualsiasi browser Chromebook o Chrome e trovare istantaneamente tutte le proprie app, estensioni, segnalibri e pagine web più visitate. Ciò consente agli studenti di potersi mettere al lavoro subito. Questo è uno dei motivi per cui i Chromebook sono diventati così popolari nelle aule, soprattutto nelle scuole che non possono garantire un dispositivo a ciascuno studente. Con i Chromebook e Chrome Sync, gli studenti possono avere un'esperienza personalizzata su ogni dispositivo che condividono con i compagni di classe.

I dati personali di Chrome Sync nelle Google Apps for Education vengono utilizzati solo per implementare le funzionalità in Chrome per quella specifica persona: ciò consente ad esempio agli studenti di accedere ai propri dati e alle impostazioni di navigazione personale in modo sicuro, passando da un dispositivo all'altro. Inoltre i nostri sistemi raccolgono in forma aggregata i dati di milioni di utenti Chrome Sync e, dopo aver rimosso completamente le informazioni relative ai singoli utenti, usiamo questi dati per migliorare i servizi che forniamo con un approccio olistico. Per esempio, se i dati mostrano che milioni di persone stanno visitando una pagina web che non funziona, il sito viene spostato più in basso nei risultati del motore di ricerca. Questo processo non è legato ad alcuna persona in modo specifico né è utilizzato per analizzare i comportamenti degli studenti. Se lo vogliono, gli insegnanti, gli studenti e gli amministratori possono disabilitare Chrome Sync o scegliere, volta per volta, quali informazioni sincronizzare nelle impostazioni. I dati Chrome Sync degli utenti GAFE non vengono utilizzati per inviare annunci pubblicitari targetizzati ai singoli studenti.

Servizi aggiuntivi

Le scuole possono decidere se gli studenti o gli insegnanti possono utilizzare altri servizi di Google - come YouTube, Maps, e Blogger - attraverso i loro account GAFE. Ci impegniamo a garantire che le informazioni personali degli studenti nella fascia K-12, non vengano usate per targetizzare gli annunci pubblicitari in questi servizi, e in alcuni casi non mostriamo nessun annuncio. Sul motore di ricerca, ad esempio, non mostriamo annunci pubblicitari quando gli studenti sono loggati.

Costruiamo prodotti per aiutare gli insegnanti a insegnare e aiutare gli studenti a imparare. Lavoriamo costantemente per migliorare i nostri prodotti e teniamo conto di tutti i feedback da parte dei clienti e delle associazioni a tutela dei consumatori con la massima serietà.  Potete trovare maggiori informazioni e aggiornamenti sugoogle.com/edu/trust.