I processori Intel Haswell slittano da aprile a giugno?

La famiglia di soluzioni Core della serie 4000, nome in codice Haswell, potrebbe arrivare solo tra fine maggio e inizio giugno del prossimo anno. In precedenza si pensava a un debutto fissato per il mese di aprile.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel avrebbe deciso di rimandare l'introduzione dei microprocessori Haswell. Le CPU, che andranno a formare la famiglia Core della serie 4000, erano previste per aprile del prossimo anno, ma ora sembra che bisognerà aspettare di più, un periodo tra la fine di maggio e l'inizio di giugno

Secondo documenti pubblicati dal sito Vr-Zone e che si presume siano ufficiali, Intel prevede di far debuttare i processori Core i 4000 "Haswell" per PC desktop e portatili in un periodo tra il 27 maggio e il 7 giugno. Non sembra sia stata ancora definita una data precisa, ma Intel raccomanda ai partner di non vendere, distribuire o pubblicizzare i nuovi prodotti fino al 2 giugno.

A ogni modo le nuove CPU dovrebbero essere uno dei piatti forti del prossimo Computex di Taipei, la grande manifestazione asiatica sull'hi-tech si terrà tra il 4 e l'8 giugno. Un effetto collaterale ma benefico del ritardo dovrebbe riguardare il numero di processori dedicati ai portatili disponibili al debutto.

Stando a precedenti indiscrezioni Intel aveva intenzione di svelare solo tre modelli, per giunta di punta, quindi dedicati ai portatili più prestanti (Core i7-4930MX Haswell nei portatili per giocare del futuro). A quanto pare l'azienda ha ora la possibilità di portare quel numero a sette, inserendo nel computo quattro ulteriori soluzioni chiamate Core i7-4702MQ, Core i7-4702HQ, Core i7-4700MQ e Core i7-4700HQ. Nessuna variazione invece per quanto riguarda la gamma desktop, di cui sono emerse le specifiche qualche settimana fa (Intel Core i7 4770K da 3.5 GHz è il top di gamma Haswell?).

Non è chiaro se il ritardo sia da imputare a problemi di produzione, ma poiché il processo a 22 nanometri è "vecchio" di un anno, difficilmente potrebbe esserne la causa. È più probabile, vista la conclamata crisi del settore PC, che i produttori abbiano chiesto a Intel più tempo per vendere le CPU Core i 3000 "Ivy Bridge" e i portatili che integrano questi processori. D'altronde non sarebbe un fatto nuovo, è già accaduto in passato.