I Ryzen 6000 continuano ad avere una scarsa diffusione sui notebook

Secondo ComputerBase, sono ancora molto pochi i notebook gaming in commercio dotati di APU AMD Ryzen serie 6000.

Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Editor

Stando a un articolo pubblicato dai colleghi di ComputerBase, le CPU Ryzen 6000 (nome in codice “Rembrandt”) di AMD, lanciate a inizio anno, sono ancora poco presenti sui computer portatili. Infatti, sono stati commercializzati solo undici notebook, di cui otto prodotti da ASUS, che utilizzano gli ultimi chip mobile dell’azienda di Sunnyvale.

Ciò è piuttosto strano, soprattutto considerando che le prestazioni offerte sono sicuramente all’altezza delle relative controparti Intel Alder Lake, soprattutto per quanto riguarda le performance in ambito single thread. Ricordiamo che le APU Ryzen 6000 mobile possono contare su core CPU più efficienti basati su un’architettura Zen 3 migliorata, ribattezzata Zen 3+, integrano una GPU RDNA 2 e sono realizzati sul nodo di processo a 6nm di TSMC. Tra le novità rispetto a Zen 3 troviamo oltre 50 ottimizzazioni, come “cppc per thread capability” (che comunica l’utilizzo per-thread al sistema operativo e non più per-core), “Peak Current Control” (che regola la potenza intelligentemente per risparmiare energia) e molto altro ancora.

Inoltre, nonostante le innegabili qualità tecniche, secondo i dati di Computer Base l’intera linea di CPU Ryzen 6000 è completamente assente dal mercato al dettaglio, così come le GPU Radeon RX 6000M. L’unica eccezione è data dalla gamma Radeon RX 6000S, della quale fanno parte RX 6700S e RX 6800S, proposte all’interno dell’ASUS ROG Zephyrus G14. Non sappiamo se la situazione attuale sia da imputare ai problemi di produzione di TSMC, che sicuramente non vanno a impattare sui prodotti Intel in quanto quest’ultima può far affidamento su fonderie di sua proprietà (e ha ancora ulteriore capacità da fornire ad altre aziende).

Oggi vi abbiamo riportato che il debutto delle future CPU AMD Zen 5 potrebbe essere rimandato a causa della capitalizzazione di Intel ed Apple del nodo produttivo da 3nm di TSMC, che potrebbe portare alla produzione in massa dei chip al 2024/2025. Trovate ulteriori dettagli nella nostra precedente notizia dedicata.