I sette volti dell'architettura Intel Nehalem

Intel ha molti progetti basati sull'architettura Nehalem.

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a cura di Manolo De Agostini

Secondo le ultime informazioni, i processori Nehalem di Intel attesi per la fine dell'anno prossimo potrebbero presentarsi in sette diverse vesti, ovviamente differenti per settore di mercato che andranno ad occupare e per le caratteristiche tecniche.

Per quanto concerne il settore desktop, le soluzioni di fascia alta quad-core saranno accompagnate dal nome in codice Bloomfield (socke LGA1366). Questi processori saranno dotati di un bus QPI (Quick Path Interconnect), di un controller DDR3 integrato e di ben 8 Mbyte di cache.

Le soluzioni con quattro core destinate alla fascia media (socket LGA1160) prenderanno invece il nome di Lynnfield e Clarkfield. Questi modelli saranno sostanzialmente differenti da Bloomfield, poichè non integreranno il bus QPI ma si appoggeranno a un sistema che prevede un controller PCIe 2.0 integrato e a un collegamento diretto con il Southbridge. Anche per queste CPU vi sarà il supporto alle DDR3.

Scendendo di un passo ecco Havendale e Auburndale, soluzioni dual-core (socket LGA1160) dotate della nuova architettura. Questi processori integreranno un core grafico, collegato alla CPU mediante il bus QPI, quattro megabyte di cache e un controller di memoria DDR3.

Per il settore server Intel presenterà Beckton (Nehalem-EX), un processore dotato di otto core e 16 thread attivi. All'interno di questa CPU ci dovrebbero essere quattro coppie formate da 2 core, le quali accedono a una memoria condivisa per coppia. Tutte e quattro le coppie accedono infine a 24 MByte di cache ulteriori. Anche in questo caso sarà sfruttato il bus QPI, mentre il controller di memoria supporterà memorie FB-DIMM 2.

Gainestown (Nehalem-EP), completa il quadro: si tratta di una soluzione indicata per le schede madri dual socket e del tutto indica alle soluzioni Bloomfield.