Specifiche hardware: fino a 1.86 GHz

Intel ha presentato la piattaforma Atom, che si appresta a diventare la base per i dispositivi ultra portatili dell'imminente futuro.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Specifiche hardware: fino a 1.86 GHz

Atom è il più piccolo processore di Intel, prodotto a sua  volta usando i più piccoli transistor al mondo. Il processo produttivo è a 45 nanometri. Intel ha racchiuso 47.212.207 transistor in un die da 25 millimetri quadrati - il package misura 13 x 14 x 1,6 mm. Per immaginare la dimensione di questi transistor, bisogna pensare a qualcosa 44 volte più piccola di un batterio. Il core del processore è composto dal 28% dei transistor, mentre la cache L2 ne occupa il 22%. La restante parte è distribuita come segue: 9% per il BIU, 35% per il FSB IO e 6% per PCL e Fuse.

Intel offrirà due versioni di Atom. In attesa di Diamondville, la futura versione dual core e 64 bit, oggi Intel ha lanciato cinque versioni di Silverthorne, 32 bit, single core ma con hyperthreading.

- Atom Z500, 800 MHz clock speed, 512 KB L2 cache, FSB400, 0.65 watt TDP

- Atom Z510, 1.1 GHz, 512 KB, FSB400, 2 watt

- Atom Z520, 1.33 GHz, 512 KB, FSB533, Hyperthreading, 2 watt

- Atom Z530, 1.60 GHz, 512 KB, FSB533, Hyperthreading, 2 watt

- Atom Z540, 1.86 GHz, 512 KB, FSB533, Hyperthreading, 2.4 watt

Questi processori sono compatibili con il Core 2 Duo Merom e ne condividono alcune caratteristiche, come supporto per VT (virtualizzazione), execute disable bit, istruzioni SSE3 e SSSE3.

Il Core Silverthorne è progettato attorno a una pipeline a 16 stadi, che include tre istruzioni phase stage - tre istruzioni di decodifica, due di dispatch e tre per l'accesso ai dati della cache. Fetch e decode sono supportati da una cache istruzioni da 32 kB con estensioni pre-decode, un trace buffer branch da 128-entry e uno stack buffer (2-deep per fetch e 8-deep per decode). La pipeline può programmare 16 azioni per thread.

Dal punto di vista delle prestazioni, il supporto macro-op del Silverthorne/Diamondville è un componente chiave, responsabile dell'accelerazione nell'elaborazione delle istruzioni. Combinando le micro-ops nelle macro-ops, e seguendo un determinato iter procedurale, l'azienda riesce a massimizzare i processi di decoding e scheduling. Purtroppo però, il risvolto della medaglia nell'uso delle macro-ops è un branch-miss prediction più lungo, che rimane tuttavia accettabile considerando il guadagno prestazionale offerto da questo approccio.

Una caratteristica sorprendente è il supporto dell'Hyperthreading (HT) o "Simultaneous Multithreading (SMT)", che è il nuovo nome ufficiale di questa tecnologia. Le tre versioni high-end del Silverthorne integrano l'SMT (1.33 GHz, 1.6 GHz, 1.86 GHz), offrendo così un core fisico e uno virtuale. I futuri processori Diamondville saranno in grado di gestire quattro thread simultaneamente.

Mentre potrete chiedervi perchè il dual-thread ha trovato posto in un processore che non è inteso per far funzionare applicazioni di video editing o in generale applicazioni complesse, Intel ha detto che tutto è stato fatto in considerazione del budget: l'SMT è poco costoso ma è un ottimo metodo per incrementare le prestazioni per watt della CPU.

Non siamo ancora in grado di dire fino a che punto scalerà il Silverthorne. Intel afferma che questa CPU avrà una vita di almeno sei anni, periodo durante il quale ci saranno alcuni piccoli miglioramenti. Quando abbiamo chiesto a quali frequenze potrà arrivare questo processore, la risposta è stata "sarà in grado di raggiungere alte velocità".

In questo contesto, abbiamo visto una CPU funzionante a 1.2 GHz, sotto un carico del 100%, che funzionava senza dissipatore a una temperatura di 42°C. Chiaramente in un prodotto finito la situazione sarà differente, ma abbiamo anche visto lo stesso processore funzionare senza problemi alla temperatura di 90°C.