IE 8, anonimato e pubblicità: è caos

La modalità privacy di Internet Explorer 8 crea polemiche nel mondo pubblicitario, ma Microsoft rassicura.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft ha confermato l'integrazione in Internet Explorer 8 della modalità "privacy", di cui vi abbiamo accennato pochi giorni fa. Tramite questa funzionalità, gli utenti potranno coprire le loro tracce digitali, lasciate durante la navigazione dei siti web.

InPrivate Browsing permetterà all'utente di controllare se IE8 salva la cronologia, i cookie e altre informazioni. InPrivate Blocking e InPrivate Subscription notificheranno agli utenti la presenza di contenuti di terze parti che vogliono tracciare la loro navigazione. Gli utenti potranno quindi mettere questi siti in una lista di siti a cui impedire l'accesso ai dati. Con Delete Browsing History, infine, l'utente potrà decidere attraverso un pannello di controllo quali dati possono essere acquisiti e quali scartati. Queste tecnologie saranno attive di default e si occuperanno di bloccare quei siti che tracciano la navigazione degli utenti per 10 o più altre destinazioni.

Queste funzionalità, per quanto utili a navigare in sicurezza e anonimato, stanno creando non poche perplessità al mondo della pubblicità online, che si domanda se questi strumenti potranno in qualche modo bloccare gli annunci pubblicitari. Microsoft afferma che queste soluzioni non sono create per bloccare le pubblicità, ma che potrebbe capitare che alcune inserzioni, specie quelle a pop-up, potranno non venir visualizzate all'utente.

Mike Zaneis, vice presidente dell'Interactive Advertising Bureau, è intervenuto affermando che InPrivate Blocking potrebbe essere un problema per l'economia della rete, ma Microsoft ha ribadito che non c'è alcun pericolo per il business pubblicitario. Per vedere chi ha ragione non resta che attendere la Beta 2 di Internet Explorer 8, attesa a giorni secondo indiscrezioni.