IE9 cade al Pwn2Own 2012, messo al tappeto da due bug

Dopo Google Chrome anche IE9 cade al Pwn2Own 2012. Due bug di sicurezza hanno permesso ai ricercatori di Vupen Security di aggirare le tecnologie DEP e ASLR, per poi bucare la sandbox. Il messaggio è chiaro: nessun software è perfetto, tutto può essere bucato.

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a cura di Manolo De Agostini

Internet Explorer 9 non ha retto alla sfida del Pwn2Own 2012, ed è caduto come Chrome sotto i colpi dei ricercatori del team Vupen Security. Per prendere il completo controllo del computer (dotato di Windows 7 SP1 e patch successive) è stato necessario sfruttare due vulnerabilità sconosciute.

Grazie a un bug di heap overflow, cioè una vulnerabilità di buffer overflow nell'area dati della struttura heap, i ricercatori sono riusciti a superare le misure di sicurezza DEP (Data Execution Prevention) e ASLR (Address space layout randomization). Poi hanno usato una falla di corruzione della memoria (memory corruption) per bucare la sandbox del browser, conosciuta come Protected Mode.

L'attacco - che secondo Zdnet si è dimostrato efficace anche su Internet Explorer 10 installato in Windows 8 CP - non ha richiesto nessun intervento da parte dei ricercatori, se non la consultazione di un sito web ad hoc. Non è stato usato codice kernel o plug-in di terze parti.

La schermata comparsa sul portatile Asus dopo pochi secondi dall'avvio dell'exploit su IE - foto Arstechnica

Il cofondatore di Vupen, Chaouki Bekrar, ha dichiarato che le falle su IE non sono state facili da identificare, infatti ci sono voluti due ricercatori a tempo pieno per sei settimane per rintracciarle. Tutto questo lavoro però gli ha portati a trovare "diverse vulnerabilità nella Protected Mode".

I ricercatori comunicheranno a Microsoft solamente i dettagli del bug di heap overflow, mentre il secondo problema sarà tenuto privato, in modo da vendere i dettagli o un'ipotetica patch ai propri clienti. Vupen si è presentata al Pwn2Own 2012 con exploit per tutti i browser su ogni sistema operativo. Tutti cadranno a dimostrazione che nessun software è perfetto e le patch, per quanto fastidiose, sono necessarie e dobbiamo conviverci. E a proposito, con una velocità che gli fa onore, Google ha già risolto la falla scovata ieri durante il concorso - speriamo che Microsoft non ci metta troppo.

"Sfortunatamente per Microsoft è più semplice oltrepassare la sandbox in IE rispetto a quella di Chrome", ha dichiarato Bekrar aggiungendo che "la sandbox di IE è meno restrittiva e permette diverse corruzioni di memoria, cosa che non avviene nella sandbox di Google Chrome". Fortunatamente IE10 su Windows 8 sembra promettere bene in tal senso e secondo il ricercatore il gap di sicurezza tra le due sandbox si sta via via chiudendo.