IEEE studia l'Ethernet con velocità tra 400 Gbps e 1 Tbps

Lo standard Ethernet si prepara a un nuovo balzo in avanti. Lo IEEE ha dato il via allo studio delle soluzioni percorribili per raggiungere velocità tra 400Gbps e 1Tbps. Tra i temi caldi l'approccio, ma soprattutto i costi.

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a cura di Manolo De Agostini

L'Institute of Electrical and Electronic Engineers (IEEE) ha iniziato i lavori per definire le specifiche di un nuovo standard Ethernet capace di garantire velocità tra 400 Gbps e 1 Terabit al secondo. Quest'ultimo valore consentirebbe di copiare due film Blu-ray e mezzo in un secondo. Si tratterebbe così di un enorme passo in avanti dopo la ratifica nel 2010 degli standard 40GbE e 100GbE (40 e 100 gigabit al secondo, rispettivamente).

L'azione dello IEEE deriva dalla constatazione che l'ecosistema Internet sta crescendo a ritmi molto elevati. Il traffico totale raddoppia ogni 18 mesi, l'uso di connettività via cavo cresce del 25% ogni anno e quella senza fili (3G, LTE, etc.) del 92% ogni 12 mesi. Secondo uno studio, entro il 2015 servirà un bandwidth dieci volte maggiore rispetto al 2010 e per il 2020 la cifra crescerà di 100 volte.

Per tutta questa serie di ragioni le infrastrutture devono evolvere continuamente e secondo lo IEEE nel 2015 serviranno soluzioni capacità di supportare un 1 Tbps, per poi arrivare a 10 Tbps nel 2020. Come ci insegnano i ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna (Record mondiale su fibra a Pisa: 1 Terabit al secondo) è meglio prepararsi ai futuri passi avanti fronte della velocità del collegamento a Internet e non solo.

Lo IEEE ha quindi formato l'802.3 Industry Connections Higher Speed Consensus Group, che si concentrerà sulla definizione del futuro standard di connettività via cavo. Alla fine dei lavori potrebbero nascere due standard, 400GbE e 1000GbE (o 1TbE), con supporto a collegamenti in rame su pochi metri e fibra in modalità singola e multi.

Un Terabit al secondo potrebbe fare gola a chi possiede grandi datacenter - Facebook, Google, le aziende di telecomunicazioni e le Borse mondiali solo per fare alcuni esempi. In tutto questo però rimane un punto ancora oscuro, i costi. Molto dipenderà dall'approccio - probabilmente più connessioni fisiche per crearne una virtuale ad alte prestazioni - nonché dai materiali adottati.

Nodi che il gruppo di lavoro dovrà sciogliere fino ad arrivare alla ratifica di uno o entrambi gli standard. Dato che le parti chiamate a esprimersi sono molte, il compito non è dei più facili, ma l'importante è avviare le discussioni. Difficile dire quando saranno definite le specifiche, anche se John D'Ambrosia, a capo dell'Higher-Speed Ethernet Consensus Group, ha ipotizzato tempi non troppo lunghi.