Il browser che fa girare Skyrim è dietro l'angolo

Ricercatori tedeschi hanno messo a punto un'estensione del linguaggio HTML che aggiunge oggetti 3D complessi, che rendono possibili effetti oggi possibili solo sulle applicazioni native. A novembre sarà sul tavolo del W3C.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Grafica 3D interattiva e spettacolare anche su Web, non solo su console e PC: è l'ambizioso obiettivo che ha portato alla collaborazione tra il German Research Center for Artificial Intelligence (DFKI) di Saarbrücken e il Fraunhofer Institute for Computer Graphics Research (Fraunhofer IGD) di Darmstadt.

I due gruppi stanno collaborando per arricchire il linguaggio HTML di poligoni, shader, ombre interattive, videocamere virtuali e altri elementi programmabili. "Si possono usare quasi esattamente come gli attuali elementi HTML.  Milioni di programmatori Web possono così iniziare subito a includere visualizzazioni 3D interattive nelle loro applicazioni Web", ha spiegato il professor Philipp Slusallek dell'Università del Saarland, direttore scientifico del DFKI e dell'Intel Visual Computing Institute (VCI).

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"Identificando una piccola base di blocchi di sviluppo essenziali abbiamo reso possibile e semplice l'inclusione della nuova tecnologia nei browser, e allo stesso tempo lasciato agli sviluppatori la flessibilità nella progettazione di esperienze Web 3D del tutto dinamiche e interattive", ha aggiunto Johannes Behr, direttore del Competence Center for Visual Computing System Technologies (Fraunhofer IGD) e del gruppo di sviluppo X3DOM.

Rispetto a WebGL questo approccio non offre solo più potenza e flessibilità, ma anche facilità di sviluppo per chi già conosce il linguaggio HTML. "Invece di chiedere agli sviluppatori di diventare esperti di WebGL o d'imparare nuove API, aggiungiamo capacità grafiche avanzate all'HTML, così li mettiamo in grado di usare le loro capacità e applicarle direttamente alla tecnologia Web", ha infatti spiegato Kristian Sons, direttore del gruppo di ricerca XML3D (DFKI/VCI).

Ce ne saranno almeno due versioni. La prima ad arrivare userà JavaScript e WebGL, e il suo scopo sarà dare agli sviluppatori la possibilità di familiarizzare con le novità; successivamente invece arriverà la versione completa dei nuovi oggetti HTML, che darà ai browser piena potenza 3D.

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La proposta dei due istituti tedeschi sarà presentata ufficialmente alle conferenze SIGGRAPH 2012 e Web3D di Los Angeles, e la versione più dettagliata sarà sottoposta al consorzio che gestisce gli standard Web (W3C) a novembre. I tempi per l'approvazione dei nuovi standard tuttavia possono essere anche molto lunghi, quindi è del tutto possibile che per qualche anno vedremo differenze grandi o piccole tanto nei browser e nella loro capacità di gestire la grafica 3D, quanto nel modo di programmare questi elementi.

Le possibili implicazioni sono numerose, e la più ovvia riguarda i videogiochi: grazie all'uso dell'hardware disponibile e alla varietà di effetti 3D questa estensione del linguaggio HTML infatti promette di creare giochi Web con le stesse caratteristiche 3D che oggi abbiamo su console e PC. E vi aggiunge la flessibilità: un gioco Web sviluppato in questo modo potrebbe funzionare su ogni piattaforma, dallo smartphone al desktop più potente, e adattare la complessità grafica all'hardware presente, per esempio; o ancora sarebbe possibile gestire in modo più efficace il problema della pirateria, tra le altre cose.

Non si tratta però solo di giochi: se il browser Web può accedere all'hardware e gestire grafica complessa, allora è possibile sviluppare nuove interfacce per servizi e siti web, immaginare un'intera nuova generazione di contenuti. Una volta che ci sono le potenzialità, la loro applicazione dipende solo dall'immaginazione degli sviluppatori.