Il browser Opera pronto a passare a WebKit su PC e mobile

Opera Software taglia i 300 milioni di utenti mensili e annuncia il passaggio graduale al motore di rendering WebKit, già usato da Apple Safari e Google Chrome. Un annuncio shock, ma che per certi versi non deve risultare del tutto inaspettato.

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a cura di Manolo De Agostini

Opera Software ha annunciato che convergerà gradualmente al motore WebKit, già usato da Safari e Google Chrome. "Il browser passerà progressivamente al motore WebKit, così come Chromium, per la maggior parte delle future versioni dei browser per smartphone e computer", si legge in una nota dell'azienda.

Si tratta di una notizia rilevante nel mondo dei browser, perché segna un cambiamento "epocale", ma che in fin dei conti potevamo aspettarci. Poche settimane fa è infatti emerso che la software house norvegese sta lavorando da tempo su Ice, un innovativo browser dedicato a tablet e smartphone Android e iOS. Indovinate? È proprio basato su WebKit. Insomma era possibile fare il classico 2+2, dato che lavorare su un singolo framework permette all'azienda di concentrare le risorse e i costi.

"L'engine WebKit è già davvero molto buono e ci proponiamo di prendere parte nel migliorarlo sempre più. Supporta gli standard che ci stanno a cuore e ha le prestazioni di cui abbiamo bisogno", ha dichiarato il CTO di Opera Software, Håkon Wium Lie. "Ha più senso far sì che i nostri esperti lavorino con le diverse comunità open source per migliorare ulteriormente WebKit e Chromium, piuttosto che sviluppare ulteriormente il nostro motore di rendering. Opera contribuirà ai progetti WebKit e Chromium, e abbiamo già presentato la nostra prima serie di patch per migliorare il layout a più colonne".

L'annuncio è arrivato in concomitanza alla comunicazione di un importante traguardo: i 300 milioni di utenti mensili che usano il browser Opera su telefoni, tablet, TV e computer. Un risultato importante, ma che Opera crede sia solo l'inizio. Nel corso del Mobile World Congress di Barcellona vedremo ad esempio un'anteprima del futuro browser per Android. Il passaggio a WebKit non vuol dire che avremo browser tutti uguali, basti pensare che Chrome e Safari non usano lo stesso compilatore per gestire i JavaScript. Da una parte abbiamo il V8, dall'altro una soluzione chiamata Nitro.

Non è chiaro al momento che cosa farà Opera Software sotto questo punto di vista. C'è inoltre da fare due considerazioni: la prima è che la scelta di passare a WebKit potrebbe essere stata in qualche modo influenzata da Apple (indirettamente), che sui dispositivi iOS non accetta browser con motori differenti da una specifica versione di WebKit (mentre Safari ne usa diversa, più veloce) mentre la seconda è che questo cambiamento in un certo senso facilita gli sviluppatori, che dovranno curarsi meno delle diversità dei vari browser, anche se chiaramente non si tratterà della fine dei test di compatibilità individuali.

La scena futura si comporrà quindi di tre motori: WebKit, Microsoft Trident e Mozilla Gecko, e non è detto che prossimamente Microsoft o Mozilla non facciano anch'esse il grande salto, consigliato da molti nel caso della prima e da non escludere, anche se ora sembra una possibilità remota, nel caso della seconda.