Il calvario di Nvidia Fermi, ecco cos'è andato storto

L'amministratore delegato di Nvidia parla dei problemi avuti con l'architettura Fermi. Non c'è il solo processo produttivo tra gli imputati, ma anche errori di progettazione e di coordinamento tra i differenti team interni all'azienda.

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a cura di Manolo De Agostini

Jen-Hsu Huang, amministratore delegato di Nvidia, ha spiegato che cosa non ha funzionato nello sviluppo dell'architettura Fermi in un'intervista al sito tedesco Golem.de. Huang ha confermato che l'intero chip è stato riprogettato - in circa sei mesi - perché la prima revisione A0 non funzionava. Il problema risiedeva nelle interconnessioni tra i core della GPU, che bloccavano ogni tipo di comunicazione tra le diverse unità. "Immaginate che siamo tutti dei processori e che funzioniamo correttamente, ma non possiamo parlare tra di noi. Siamo tutti sordi e muti", ha spiegato l'AD.

All'origine del ritardo ci sono però anche problemi di comunicazione interna tra i team. A quanto pare gli uomini che lavoravano sull'architettura e sulla fisica erano divisi e non coordinati tra loro. Mancava un uomo di contatto, qualcuno che riuscisse a portare avanti il progetto in modo adeguato. A chiudere il quadro gli ormai noti problemi con il processo produttivo a 40 nanometri di TSMC. Le simulazioni "al banco" mostravano che i chip Fermi erano in grado di funzionare, ma il prodotto finito non dava gli stessi risultati. Insomma, tanti e troppi errori da più parti, speriamo serva da lezione.