Nanocristalli: un estensione per flash

Le memorie Flash sono la soluzione migliore per salvare i dati delle fotocamere digitali, dei cellulari o delle chiavette USB. Le loro capacità e i tempi di accesso potrebbero essere comunque migliorati. Quale sarà il futuro di questa tecnologia?

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a cura di Tom's Hardware

Nanocristalli: un'estensione per la tecnologia flash

Freescale, la divisione semiconduttori di Motorola, sta lavorando a un progetto che potrebbe estendere la durata della vita di una memoria Flash. Potrebbe, con l'aiuto dei nanocristalli a base di silicio, addirittura raddoppiarne la densità. La compagnia ha presentato un chip basato sui nanocristalli nel luglio 2003.

"I nanocristalli non sono una tecnologia completamente nuova. La chiamerei piuttosto un'estensione, o un miglioramento di Flash, visto che ne permette una migliore scalabilità" dice Dale Weisman della Freescale. "In Particolare, ci permette di abbassare i costi di produzione del 10/15% con un processo di produzione significativamente meno complesso". Le prestazioni e l'affidabilità saranno paragonabili alle memorie attuali, con identica funzionalità. Freescale e Motorola hanno investito più di dieci anni nello studio di questa tecnologia, e ora stanno pianificando una produzione di massa.

Il termine "Nanotecnologie" salta fuori spesso quando si discute di "nanocristalli" e "previsioni del futuro delle memorie Flash". E attualmente, tutti i produttori si stanno dirigendo verso queste "nanotecnologie" per Flash. Comunque, ogni produttore dà una diversa definizione a questo termine. Intel, per esempio, usa la stessa definizione del governo americano, che afferma che tutte le strutture sotto i 100nm possono essere definiti nanotecnologia. Secondo Lai, Intel è già profondamente coinvolta dalla nanotecnologia dato che sta già producendo memorie Flash e processori con processo a 90nm.

Nolan, della Nanomarkets, non accetta questa definizione: "In questa definizione, la nanotecnologia è ridotta ad un puro processo di scalabilità, comunque uno dei componenti più significativi è che lo sviluppo viene eseguito su un livello naturalmente influenzato dalla tecnologia quantistica e dagli effetti quantistici".

Ecco invece il punto di vista di Infineon: "La nanotecnologia inizia ovunque un sistema possa essere prodotto in termini atomici e le cui proprietà possano essere consapevolmente influenzate. Oggi scaliamo, ma non stiamo costruendo niente di positivo. Stiamo arrivando allo stesso risultato seguendo un'altra strada" spiega Kücher. Persino alla Infineon, comunque, si crede che Flash potrà essere espansa tramite la nanotecnologia: "Ma rimane ancora il dubbio se potremo chiamarla ancora Flash".