Il futuro di Seagate e degli hard disk in tre sigle: SMR, TDMR e HAMR

Seagate è pronta a fare un uso più ampio della tecnologia SMR per realizzare hard disk ad alta capacità. Per il futuro si guarda a TDMR come intermezzo prima degli hard disk HAMR.

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a cura di Manolo De Agostini

Seagate punterà maggiormente sulla tecnologia shingled magnetic recording (SMR) per i propri hard disk. L'azienda l'ha adottata da due anni e finora ha venduto circa 4 milioni di unità. "Lo vediamo come un successo. Abbiamo imparato moltissimo sulle applicazioni dei nostri clienti", ha affermato Dave Mosley, president of operations and technology di Seagate.

Il dirigente si riferisce al fatto che far funzionare a dovere questi hard disk è necessario anche un lavoro sulla parte software. Seagate lavora con i propri clienti affinché i programmi operino al meglio con i prodotti SMR e allo stesso tempo mette a punto il firmware per velocizzare i dischi, che di base sono più lenti in scrittura rispetto ai prodotti PMR (perpendicular magnetic recording).

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"Siamo molto felici dei progressi fatti con gli hard disk SMR, li distribuiamo su differenti piattaforme e sono pronti per il grande salto nel 2016", ha aggiunto Mosley. Seagate ha intenzione di usare la tecnologia SMR per prodotti consumer ad alta capacità
oltre che nel settore server.

La tecnologia SMR permette di sovrapporre le tracce, rimuovendo il tradizionale "gap". Questo consente di aumentare il numero delle tracce e di conseguenza la densità di area di ogni piatto. "Dato che l'elemento di lettura sulla testina è più piccolo rispetto a quello di scrittura, tutti i dati possono essere letti dalla traccia 'tagliata' senza compromettere l'integrità. Inoltre, possiamo usare elementi tradizionali di lettura e scrittura", ha affermato Seagate.

"Quando un utente deve riscrivere o aggiornare un'informazione esistente, i dischi SMR devono correggere non solo il dato richiesto, ma qualsiasi informazione sulle tracce seguenti. Poiché l'elemento di scrittura è più ampio della traccia 'tagliata', tutti i dati che circondano la traccia sono raccolti e riscritti in un secondo tempo".

Per questa ragione la tecnologia SMR raggruppa le tracce in bande. Questo permette al disco SMR di gestire meglio le riscritture e ha anche un potenziale effetto benefico sulle prestazioni, a patto che si lavori su firmware e software.

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L'azienda guarda però anche a un'altra tecnologia, l'Heat-assisted magnetic recording (HAMR), per incrementare la densità dei piatti magnetici, portandoci ad avere hard disk da 100 TB entro il 2025. Secondo Seagate questa tecnologia ha però alcuni problemi di affidabilità e non è ancora pronta per essere adottata in prodotti commerciali. D'altronde si sta parlando di una soluzione che registra dati tramite l'uso di un laser termico per riscaldare i bit in modo da modificarne il valore. È una soluzione complessa.

Per questo l'azienda statunitense si rivolgerà a un'estensione di SMR nota come Two Dimensional Magnetic Recording (TDMR). "Sarà pronta il prossimo anno o al più tardi tra due", ha annunciato Dave Mosley. "HAMR non è ancora pronta. Non ero molto contento dei progressi compiuti lo scorso anno, ma ci sono stati passi avanti". L'obiettivo è consegnare i primi hard disk HAMR a clienti selezionati tra il 2016 e il 2017, quindi la produzione in volumi potrebbe iniziare successivamente. Nel frattempo l'azienda punterà su TDMR per aumentare le capacità dei prodotti in uscita nei prossimi due anni.

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