Il grande passo falso e il ritorno alle origini

Storia dell'informatica - Viaggio alle origini di WordStar, il programma di videoscrittura pensato da MicroPro e usato nel corso degli anni '80.

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a cura di Tom's Hardware

Il grande passo falso e il ritorno alle origini

La situazione di stallo dovuta al codice originale, si sbloccò grazie a un evento fortuito: Rubinstein venne in contatto con un certo Edward de Jong, realizzatore di un clone di WordStar, scritto in "C" su un sistema UNIX/VAX e costituito da circa 12.000 righe di codice. Rubinstein, contro il parere del responsabile dello sviluppo Dan Drui, comprò il clone e fece sì che de Jong diventasse il team leader del "nuovo" WordStar, ribattezzato WordStar 2000 e distribuito nel 1985. Risultato: un vero disastro!

WordStar 2000

WordStar 2000, nel tentativo di innovare il suo (in)diretto predecessore, aggiornò il set di comandi e l'interfaccia, senza tener conto del relativo impatto. Gli utenti si trovarono, così, disorientati e decisero di affidarsi a NewWord o al più potente WordPerfect, che estese quanto di buono era presente in WordStar 3.x affiancando il tutto con l'innovativo concetto di "stream-formatted text".

Il migliorato supporto al mouse e alla stampa (ma non alle stampanti, supportate in numero minori rispetto a WordStar 3.3), non furono sufficienti a promuovere WordStar 2000, causa anche il cambio del formato del file e la particolare lentezza della prima release. Inoltre, come accaduto con la versione 2, MicroPro tentò di proteggere il proprio software, per poi rimuovere il sistema di protezione a distanza di poche settimane.

Forse l'unico vero vantaggio della scelta di Rubinstein di acquisire il clone di WordStar fu la possibilità di creare finalmente una versione per Unix, cosa che però non lo aiutò a mantenere un ruolo di riferimento nell'azienda. Il fondatore di MicroPro lasciò nel 1986 ogni ruolo ricoperto nella società, non prima, però, di aver vinto la causa intentata dall'ex partner IMSAI che reclamava la proprietà di WordStar, asserendo che fosse basato su NED. Nonostante gli sforzi e gli investimenti nelle varie release di WordStar 2000 (1,2,3, plus), MicroPro non riuscì a far decollare il suo nuovo prodotto di punta e decise, nuovamente, di cambiare strategia: nel 1986 acquistò NewWord da NewStar (circa 3 milioni di dollari) e inglobò il relativo team di sviluppo.

WordStar 6

Al di là delle apparenze, la scelta fu sensata visto che NewWord 3 venne ritenuto da molti "il vero successore di WordStar" e quello che WordStar 2000 doveva essere. Così nel 1987 arrivò WordStar 4 per MS-DOS, riscuotendo un buon successo e segnando l'addio al CP/M. Il triennio successivo vide il rilascio di WordStar 5 e WordStar 6, che aggiunse al diretto predecessore le feauture più rilevanti di WordStar 2000: dall'anteprima di stampa, allo spooler in background, passando per il supporto diretto della grafica inserita nel testo. Il 18 giugno del 1989 MicroPro, inoltre, si trasformò in WordStar International sotto la guida di Gary Grimm.