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a cura di Tom's Hardware

 

Con il termine mining, si intende, il processo di verifica e registrazione di tutte le transizioni ma è anche l'attività per creare nuovi Bitcoin. O almeno lo sarà ancora per qualche anno. Il termine mining in inglese sta per estrarre (non minare, che è un termine gergale comune ma sbagliato), com'è usato per, appunto, l'estrazione di minerali.

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Questo processo ha un ruolo fondamentale per il funzionamento del network, infatti permette la verifica delle transazioni e la convalida dei blocchi, previene il double spending ed in fine raccoglie le commissioni (fee) di ogni transazione.

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Il mining è un sistema distribuito di consensi sulle avvenute transazioni e la blockchain è il libro contabile che ne contiene l'ordine cronologico. Ogni volta che vogliamo effettuare una transazione, comunichiamo agli altri peer la volontà di spostare N bitcoin da un determinato wallet, di cui possiamo verificare la paternità con la firma digitale, ad un altro.

I peer una volta ricevuta la richiesta provvederanno a:

  1. verificare che la richiesta sia valida grazie alla firma digitale che ne certifica la paternità
  2. verificare che il wallet contenga davvero i BTC che si vogliono inviare percorrendo a ritroso la storia delle transazioni   avvenute verso quel wallet nella Blockchain
  3. includere la transazione nel prossimo blocco per dare conferma.

Questa propagazione non è istantanea e dopo alcuni secondi la transazione sarà nota a certi peer e ignota ad altri. I primi la includeranno nel prossimo blocco da minare al fine di confermarla, gli altri no, ma quando entrambi troveranno la soluzione al nuovo blocco e la propagheranno, il network accetterà il blocco o la serie di blocchi che ha richiesto il maggior lavoro per essere minata.

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Qui sorge l'unico attacco possibile al network Bitcoin ovvero: se un'entità controlla il 51% della potenza di calcolo totale dell'intero network, allora sarebbe in grado non solo di minare tutti i blocchi restanti e quindi garantirsi il possesso dei rimanenti 21 milioni di bitcoin ma anche di decidere quali transazioni possono realmente avere luogo nel network.

Quindi mettiamo che k voglia inviare x bitcoin a k1 e nel frattempo mandi gli stessi bitcoin verso un suo wallet, k1 invia il bene richiesto perché vede che il network ha minato un blocco, k però ha minato parallelamente un blocco contenente una transazione in cui invia i bitcoin a se stesso, quindi verrà accettata la seconda transazione invece della prima.

Il risultato è che : il bene viene inviato da k1 ma k non ha pagato nulla.