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La convinzione emergente che Microsoft raggiungerà presto la medesima capitalizzazione di Apple grazie all’uso dell’IA, uno scenario plausibile che però potrebbe prendere una piega ben diversa a causa di un mancato decollo di Bing, in continuo ritardo rispetto a Google. Come sappiamo, OpenAI ha avuto un forte successo di recente grazie all’IA di ChatGPT e Microsoft, grazie ad una serie di investimenti mirati, è emersa come il principale beneficiario dell'ascesa del fenomeno ChatGPT grazie a un accordo di partnership unico con OpenAI.
Parallelamente, Microsoft ha integrato il toolkit di OpenAI nei suoi servizi cloud e all’interno della suite di Office ottenendo un ottimo risultato. Traguardo che, tuttavia, è durato relativamente poco come misurato dagli analisti di Bernstein; la sovraperformance di Bing su Google è stata di breve durata, quasi come una mera bolla, durando appena sei settimane. Da allora, il traffico di Bing è tornato alla situazione pre-ChatGPT, con numeri di ricerca ampiamente in calo nei confronti di Google.Vale la pena notare, tuttavia, anche i numeri di ChatGPT sono ora in calo al pari di tutti gli altri strumenti di intelligenza artificiale. L’ascesa di questi servizi non è del tutto chiaro, ma si presume che sia una naturale evoluzione del sistema, dal momento che questi modelli non possiedono delle vere capacità di inferenza ma si basano su un set di dati di addestramento e sulle ricerche che sono in grado di compiere.
Microsoft raggiungerà mai la capitalizzazione di 3 trilioni di dollari di Apple? Al momento è complicato da prevedere visto, appunto, il mancato successo di alcuni strumenti ma siamo sicuri che il colosso tecnologico non starà a guardare e attuerà delle politiche ad hoc per riprendere l’eventuale terreno perso.