Il nuovo MacBook Pro vende bene, concorrenti sbaragliati

Vendite spettacolari per il nuovo MacBook Pro, secondo l'analisi di una società specializzata in ecommerce. Il portatile Apple avrebbe surclassato concorrenti come Dell XPS o Microsoft Surface Book, considerando i primi cinque giorni di vendita.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il nuovo MacBook Pro ha segnato un record di vendite, superando a man bassa i principali concorrenti come Dell XPS o Microsoft Surface Book. A sostenerlo e la società Slice Intelligence, che ha preso in considerazione i primi cinque giorni sul mercato del prodotto.

Secondo la misurazione di Slice Intelligence il nuovo MacBook Pro ha venduto circa il doppio del Dell XPS 13, oltre il triplo del Surface Book e cinque volte tanto il Dell XPS 15. Meglio di questo prodotto aveva fatto il MacBook da 12 pollici, nella primavera del 2015.

slice macbook pro sales with dell xpsjpg

È un risultato notevole, soprattutto considerando le critiche piovute sul MacBook Pro relative al fatto che ci siano solo porte USB-C, all'abbandono dell'amato MagSafe o all'impossibilità di aumentare la RAM. Critiche a cui la stessa Apple ha risposto riducendo un po' il costo dei necessari adattatori.

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Secondo Slice Intelligence questo prodotto potrebbe anche servire ad Apple per recuperare un po' di clienti persi negli anni scorsi. Nel 2014 circa il 40% aveva scelto una marca diversa, e forse il nuovo modello - che si è fatto attendere a lungo - potrebbe compensare in parte quel fenomeno.

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Le informazioni fornite da Slice Intelligence derivano dall'analisi di 4,4 milioni di consumatori che fanno acquisti online negli Stati Uniti - in particolare delle fatture ricevute in mail. Ci offrono uno sguardo affascinante, che tuttavia sarebbe un errore considerare in termini assoluti.

Se non altro era facile prevedere che tanti clienti Apple non aspettavano altro che un nuovo modello per cambiare notebook, così come ci si poteva aspettare che le dinamiche precedenti si sarebbero ripetute. Similmente, Apple ha una posizione molto più forte negli Stati Uniti che altrove, e se l'esame avesse riguardato il mondo intero di certo il valore sarebbe stato molto diverso. Fatte le dovute precisazioni, resta comunque un'operazione di grande successo per Apple.