Il nuovo Windows Vista potrebbe essere già vecchio
Microsoft ha festeggiato la fine dell'anno rinnovando i pezzi da novanta del proprio repertorio: sistema operativo, suite di applicazioni per ufficio e server di posta elettronica e collaborazione. Vista, Office 2007 ed Exchange 2007 saranno sicuramente innovativi e forse anche rivoluzionari. Microsoft dovrà però, negli anni a venire, combattere una battaglia su un fronte completamente inedito. Una nuova realtà, il Web 2.0, sta facendo passi da gigante. Non è una nuova tecnologia, né qualcosa che si debba installare sul PC. Si tratta invece di un mix di tecnologie, già presenti sulla Grande Rete e che promettono di rivoluzionare l'uso di Internet.
Le nuove pagine, sviluppate con strumenti Open Source come Ajax, saranno sempre più potenti e versatili. Grazie alle nuove tecnologie della Rete 2.0 sarà possibile sviluppare applicazioni di produttività complete e affidabili, in grado di girare tranquillamente all'interno del browser.
Non si tratta di fantascienza: basta visitare docs.google.com - è necessario però registrarsi - per vedere cosa si può fare già oggi con un browser aggiornato come Firefox 2.0 o Explorer 7.In un futuro non troppo remoto, tutte le applicazioni aziendali potrebbero girare direttamente nelle finestre di un browser. Invece di perdere giorni a instaurare complesse procedure d'installazione e aggiornamento, i responsabili IT dovranno mantenere su server centralizzati le versioni più recenti dei software "web 2.0 compliant". Ai dipendenti si fornirà un set di "preferiti", a ciascuno dei quali corrisponderà un'applicazione specializzata: stesura di testi, foglio di calcolo, strumento per le presentazioni e via dicendo.
Non avete ancora colto quale potrebbe essere il problema per Microsoft? In un futuro in cui le applicazioni delle Corporate e della Pubblica Amministrazione gireranno nella finestra di un browser, il sistema operativo diventerà ininfluente. In parole povere: su milioni di postazioni di lavoro si potrebbe, in un futuro non troppo remoto, fare a meno di usare Windows. Infatti per mettere un dipendente in condizione di lavorare basterà fornirgli un computer con un mini sistema operativo - magari basato su Linux - in grado semplicemente di eseguire un browser come Firefox e di collegarsi in rete. Il computer potrebbe anche non avere un disco fisso. Il sistema operativo si può infatti caricare direttamente dalla rete, assegnando all'utente volumi di archiviazione personali o condivisi, residenti sui server aziendali. I documenti saranno indicizzati, con tecnologie simili a quelle di Google, e la ricerca, veloce ed efficiente, si eseguirà - guarda caso - tramite un'applicazione basata su browser.
Nelle grandi aziende il computer di tipo tradizionale servirà solo a chi avrà bisogno di potenza di calcolo per eseguire programmi specializzati. I dipendenti delle Poste Italiane già oggi svolgono buona parte del proprio lavoro usando un semplice browser dove girano applicazioni Intranet. C'è veramente bisogno di comprare una licenza di Windows XP o di Windows Vista, se il 99% del tempo l'unico programma aperto è un browser?
Su questo argomento è veramente difficile fare pronostici a medio termine. Probabilmente nel 2007 non cambierà nulla e Microsoft no subirà cali nella vendita di licenze. Di Windows XP però, perché i grandi volumi si vedranno con l'ingresso di Vista nelle grandi aziende, che non avverrà però prima del 2008.