Il portatile si è gonfiato? Colpa della batteria

A volte può capitare che il portatile si gonfi, il motivo si deve a problemi di batteria. Superati i termini di garanzia ecco come procedere.

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a cura di Dario D'Elia

Le batterie dei portatili, di smartphone o tablet nel tempo possono rischiare di gonfiarsi a causa di un'alterazione degli equilibri chimici interni. Non è una consuetudine legata all'esaurimento, bensì un fenomeno soggetto a una casistica più o meno diffusa in relazione alla qualità dei prodotti, alle condizioni ambientali, urti e altri elementi.

macbook air gonfio

Non si chiude? Primo sintomo

Ora, quel che più interessa alle aziende è che non vi siano rischi per la sicurezza di persone e beni. Ecco spiegato il motivo per cui saltuariamente emergono campagne globali di richiamo. Le ultime nel settore dei portatili hanno riguardato alcune linee HP e Toshiba, mentre in ambito mobile tutti ricordano il caso eclatante dei Galaxy Note 7.

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In queste circostanze garanzie legali e commerciali non vengono considerate; le case produttrici badano solo ai codici prodotto che identificano ogni singolo modello a prescindere dalla data di acquisto.

Il portatile non si chiude più, brutto segnale

Tutti i portatili possono essere soggetti a un'alterazione nel caso in cui la batteria si gonfi. Ad ogni modo ogni "rigonfiamento" anomalo è normalmente imputabile al pacchetto batteria.

È successo ad esempio al nostro lettore Andrea C., possessore di un MacBook Air 2011 (fuori garanzia) e anche al professor Giovanni Ziccardi, docente di Informatica Giuridica presso la Statale di Milano. Due prodotti Apple sfortunati che ovviamente non fanno statistica ma che citiamo come esempi emblematici per il settore.

macbook air batteria

Touchpad inutilizzabile

Sia Andrea C. che il professor Ziccardi hanno iniziato a rilevare problemi di chiusura del portatile e il malfunzionamento del touch-pad. Senza contare ovviamente un'autonomia ridotta dovuta all'alto numero di cicli di carica e scarica raggiunto dalla batteria. Il professor Ziccardi ha spiegato a Tom's Hardware che da tempo il sistema operativo segnalava l'esigenza del cambio batteria con un alert e un'icona specifica sulla barra dei menu di stato (in alto).

Alert

Alert

"Io lo usavo attaccato alla corrente, il sistema mi ha avvertito, ma per cinque o sei mesi non ci ho dato peso", ha spiegato il professor Ziccardi. "Poi mi sono trovato il portatile gonfio e il touchpad non funzionante".

Apple non a caso segnala sul sito ufficiale che oltre la soglia dei 1.000 cicli bisognerebbe procedere a sostituzione. Un'indicazione che è analoga a quella di molti altri marchi del settore.

Che fare se la batteria si è gonfiata?

La prima discriminante è legata alla garanzia. Se il problema si manifesta entro il secondo anno dall'acquisto la sostituzione della batteria è pressoché automatica. Basta rivolgersi a un laboratorio di riparazione autorizzato oppure individuare sul sito ufficiale del marchio del proprio portatile l'area assistenza e rispettare la procedura indicata.

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Al calduccio di una batteria

Quando invece si dispone di un prodotto fuori garanzia la strada si fa più complessa. Il consiglio è di rivolgersi comunque al produttore o al venditore per ottenere informazioni. Ogni azienda gestisce il post-vendita in maniera diversa, magari applicando sconti sulle riparazioni e/o sostituzioni.

Andrea C. ha prenotato un incontro presso l'Apple Store di Torino, situato in Via Roma 82. Il tecnico e il responsabile del negozio si sono dimostrati disponibili e gentili in ogni spiegazione, ma hanno prospettato come unica soluzione al problema la sostituzione della batteria esausta, con una spesa di 139 euro. La cifra avrebbe compreso anche il controllo di tutti i componenti e la sostituzione eventuale di quelli potenzialmente danneggiati - come ad esempio il touchpad. Insomma per 139 euro tutto sarebbe stato ripristinato e, come promesso, anche le proprietà elastiche dello chassis avrebbero fatto scomparire il gonfiore.

Andre C. ha fatto sapere di non aver deciso sul da farsi, anche perché online sono disponibili kit (non-ufficiali) che a una spesa inferiore consentirebbero una facile riparazione in casa. Ed è proprio questa la strada scelta dal professor Ziccardi. Ha ordinato un kit online, spendendo circa 50 euro, e ripristinato il tutto in poco tempo, confermando anche che lo chassis è rientrato e il touchpad ha ripreso a funzionare correttamente.

Da ricordare comunque che si tratta di un intervento delicato, sconsigliato spesso dai produttori - meglio rivolgersi a un laboratorio specializzato se si ha poca dimestichezza con l'hardware.

Apple, contattata da Tom's Hardware, ha ringraziato per la segnalazione ma sottolineato anche che non risulta una casistica diffusa riguardante specifici problemi con le batterie.

Il parere del legale

Com'è risaputo ogni difetto o problema tecnico su un portatile o altro prodotto può essere gestito nel rispetto dei termini di garanzia legale e commerciale. Tom's Hardware non ha mai avuto segnalazioni da parte dei lettori su problematiche di questo tipo: le aziende tendono a applicare con rigore il rispetto del diritto alla sostituzione di un pacco batteria difettoso o esaurito stranamente prima del tempo.

avvocato

Ad ogni modo l'avvocatessa Giulia Caruso dello Studio Legale Fioriglio Croari ricorda che "il piano della responsabilità di un'azienda per il danno cagionato da difetti dei propri prodotti è differente e svincolato dalle rigorose decadenze previste in tema di garanzia". Di fatto riguarda, nel tempo, tutti i danni cagionati dai difetti del bene. A patto ovviamente che non vi siano state manomissioni o interventi anomali da parte del proprietario. "Da ricordare che il diritto al risarcimento del danno da prodotto difettoso si prescrive in tre anni dal giorno in cui il danneggiato ha avuto (o avrebbe dovuto avere) conoscenza del danno, del difetto e dell'identità del responsabile", sottolinea l'avvocatessa.

Le aziende hanno degli obblighi informativi in relazione a componenti che potrebbero causare danni a cose o persone. Dopodiché "in via preventiva bisogna capire quanto è concreto il rischio e la pericolosità", prosegue l'avv. Caruso. In caso di eventuali danni sarà comunque a carico del consumatore la dimostrazione che un difetto ha provocato un evento dannoso. Il tutto fermo restando il fatto che i produttori hanno l'obbligo di mettere sul mercato solo dispositivi sicuri e "di fornire ai consumatori tutte le informazioni utili alla valutazione e prevenzione dei rischi derivanti dall'uso normale o ragionevolmente prevedibile del prodotto", come ricorda l'avv. Caruso.

In ogni caso, anche se un componente, non prodotto direttamente dall'azienda ma da una terza, dovesse provocare danni, il consumatore potrà comunque rivolgersi al produttore finale del bene, il quale è corresponsabile con gli altri operatori della catena di produzione ed ha sempre l'obbligo di verificare l'assenza di vizi nelle componenti fornite dai terzi.

La sostituzione della batteria

a cura del Professor Giovanni Ziccardi

La morte della batteria del mio MacBook Air 11 di metà 2011 è stata lenta e graduale, e si è sviluppata in tre fasi: una fase nella quale la durata della batteria era di pochi minuti (e il sistema mi avvertiva che lo stato della batteria era da sostituire), una fase dove la batteria era "morta" (quindi se scollegavo il computer dalla rete elettrica, si spegneva immediatamente: la batteria non lo riusciva a tenere acceso neppure pochi minuti) e una terza fase dove la batteria ha iniziato a gonfiarsi sotto alla tastiera e ha provocato due danni ben evidenti.

Macbook Ziccardi

Il Macbook Air del Professor Ziccardi

Nello specifico una deformazione dello chassis che ne impediva la chiusura, dal momento che la tastiera e il bordo si erano "bombati", e un malfunzionamento del trackpad, che sollevandosi aveva "perso i riferimenti, obbligandomi a premere più o meno al centro per utilizzare il pulsante sinistro.

Ho allora ordinato su Amazon una batteria di ricambio con kit di cacciaviti appositi, dopo aver verificato, sul dorso del mio MacBook Air il numero di serie/modello/codice corretto. Il costo del kit (dall'inquietante nome di iMah...) è di circa 60 euro incluse le spese di spedizione.

batteria

La batteria

Nell'attesa della ricezione del pacco ho guardato su YouTube alcuni video/tutorial di altri utenti Air che avevano avuto lo stesso problema, e come hanno proceduto al cambio.

In sintesi sapevo già, prima dell'arrivo del pacco, che:

  • Il primo cacciavite serviva a svitare le viti sul dorso dell'Air, tutte uguali tra loro (piccoline) tranne due nella parte centrale verso il display che sono più lunghe (quindi tutti i video si raccomandavano di tenere separate queste due viti "diverse").
  • Il secondo cacciavite serviva invece per rimuovere le viti della batteria, anche in questo caso tenendo ben presente, per evitare sorprese, la loro disposizione originaria
  • Chi "operava" nei video era munito di guanti, per evitare che la pelle delle mani fosse eventualmente esposta a materiale uscito dalle batterie, quindi anche io mi sono procurato un paio di guanti da dentista
  • L'unica operazione per così dire "delicata" era la disconnessione del connettore che collega la batteria alla scheda madre, e la riconnessione del connettore alla nuova batteria.

Come mi è arrivato il kit, ho proceduto secondo le istruzioni e non ho avuto alcun problema. Le viti si sono svitate benissimo nonostante l'età del computer. Quando ho aperto l'Air ho visto che due "celle" della batteria si erano gonfiate. Ho messo i guanti, sostituito tutto, connesso il connettore (è sufficiente una piccola pressione), riavvitato, e ora l'Air è tornato perfetto.

kit iMah

Il kit iMah

Lo chassis è incredibilmente tornato allineato, e il trackpad ha ripreso a funzionare perfettamente. In questa prima settimana, la batteria dura (ovviamente) come una nuova e l'Air ha ripreso vita.

Tutto il procedimento è alla portata di chiunque. Occorre fare attenzione alle viti e al connettore, e il giochetto è fatto! La parte più incredibile: il telaio dell'Air ha ripreso la forma originaria.