Il problema della carenza di componenti dovrebbe attenuarsi entro fine anno

Lo shortage di chip potrebbe essere debellato in certi settori entro fine anno, mentre altri continueranno a soffrirne ancora per un po'.

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a cura di Antonello Buzzi

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Lo shortage di componenti ha causato problemi in qualsiasi settore che fa ampio uso della tecnologia. A parte la mancata disponibilità di schede video che ha portato a un aumento esagerato del loro prezzo di vendita al pubblico, anche il mercato delle automobili, che ha visto un progressivo incremento di apparecchiature elettroniche, è stato colpito piuttosto duramente da una carenza importante iniziata con la pandemia di COVID-19 e che sta continuando ancora oggi.

Fortunatamente, come indicato da diversi esperti, il 2022 sarà l'anno del cambiamento e, stando all'ultimo rapporto pubblicato da Counterpoint Research, la situazione dovrebbe migliorare sensibilmente entro fine anno. Infatti, raccogliendo i dati inerenti a domanda e offerta e le informazioni provenienti da varie fonti del settore, è stato possibile realizzare un semplice grafico dal quale risulta immediatamente evidente che non molti componenti chiave dei PC saranno colpiti da problemi inerenti alla catena di approvvigionamento entro fine anno. Tra quelli che, purtroppo, saranno ancora scarsamente disponibili troviamo i circuiti integrati per PMIC, Wi-Fi e, ancora una volta, le GPU dedicate.

Tuttavia, come vi abbiamo riportato in qualche nostra precedente notizia, il prezzo medio delle schede grafiche ha iniziato a scendere a partire dai primi mesi di quest'anno. Sebbene i prezzi siano ancora superiori a quelli MSRP, la situazione è decisamente migliorata rispetto al 2021 e molti utenti sono stati in grado di entrare in possesso della scheda video a lungo desiderata.

Per quanto riguarda i volumi di vendita, secondo Counterpoint Research le spedizioni globali di PC sono scese del 4,3% nel corso del primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Apparentemente, la carenza di componenti nella catena di approvvigionamento e i problemi logistici possono spiegare in parte questa diminuzione. In particolare, i lockdown organizzati in Cina per reprimere preventivamente la diffusione di COVID-19 hanno colpito importanti centri tecnologici come Kunshan e Shanghai.