Requisiti generali degli uffici

L'avventura continuava, e il tempo era sempre di meno. Ecco come proseguiva la creazione di un'infrastruttura di rete per una società di post-produzione cinematografica.

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a cura di Tom's Hardware

Requisiti generali degli uffici

una volta sistemati i problemi di intensità del traffico su quel ramo della rete, dedicai un po' di tempo all'altra parte. La Figura 5 mostra il terzo gruppo di macchine: il dipartimento Marketing . Composto sostanzialmente da un numero di client per gruppo nella norma (un paio di gruppi con 20 client e altri con 10), i trasferimenti dei file più grossi erano quelli generati dai progettisti.

Figura 5: Schema delle connessioni del dipartimento commerciale

Come potete vedere, col dipartimento commerciale ebbi maggiore flessibilità per gestire il numero di client connessi ad ogni switch. Immaginando che ogni montatore video trasferisse approssimativamente 1,33GB al minuto e ogni utente della divisione commerciale si limitasse a circa 200 MB all'ora, pensai di essere al sicuro aumentando il numero dei client per switch del 125%. Per prima cosa, comunque, dovetti capire cosa generasse quel traffico da 200MB all'ora.

In qualità di ingegnere con dieci anni di esperienza alle spalle mi sarebbe piaciuto dire che scelsi il client di test a caso... ma non fu proprio così. La mia scelta cadde su "Mary" perchè i suoi occhi erano dell'azzurro più limpido che avessi mai visto. Dopo una settimana trascorsa correndo da una parte all'altra del magazzino, inciampando continuamente in poggiapiedi di pelle scamosciata e, ciò che spero fossero riproduzioni di sculture di Salvador Dalì, capii che ogni volta che mi trovavo vicino a Mary non riuscivo a guardare nient'altro che i suoi occhi. Quindi, perchè non approfittarne e renderla partecipe delle analisi delle prestazioni di questa rete?

Mary era il CIO Marketing e capo progettista, incaricata della gestione di tutto il ciclo pubblicitario, dai poster dei film al materiale promozionale. Fortunatamente aveva anche un sacco di lavoro da fare quindi, subito dopo aver collegato il suo portatile al primo switch disponibile, iniziai a monitorare il suo utilizzo della rete.

Figura 6: L'ultima versione di OpManager rilasciata da Adventnet

OpManager è un programma stupendo, che ho trovato per caso cliccando sul link AdSense di Google. Permette di monitorare l'utilizzo di CPU, dischi e memoria così come ricevere e trasmettere traffico su ogni client, gruppo di client, server, switch o router della vostra rete. É possibile fare drill-down sino al singolo client o controllare tutti quelli collegati ad un particolare switch. Direi quasi un programma creato appositamente per me.

Mary aveva tonnellate di e-mail in attesa di risposte riguardo un film da presentare entro due settimane al debutto di un festival cinematografico. Le chiesi di informarmi sulle dimensioni dei file che normalmente riceveva sulla sua casella di posta; tra le mail in attesa una conteneva un'immagine da 20MB catturata da un fotogramma del film, altre contenevano PDF di dimensioni varie, tra i 5 e i 10 MB ciascuno. Rispose a ciascuna di queste email, in alcuni casi aggiungendo altri documenti Word con correzioni e suggerimenti per gli annunci stampa. Quel giorno tutto il suo lavoro si concentrò sulla creazione di un poster pubblicitario per il film, per questo utilizzò la scansione dell'immagine da 20MB come componente portante del progetto, aggiungendo successivamente del testo e altre parti grafiche, gestendo per due giorni circa 200MB ogni ora.

L'analisi che feci sul lavoro di Mary si adattava benissimo anche alle quantità di dati mediamente trasmesse da un contabile o un amministratore finanziario, creando e salvando costantemente fatture sul Server Contabilità, recuperando informazioni da vecchie fatturazioni, ordinando e archiviando i contenuti delle varie directory. Anche il dipartimento legale e quello vendite potevano spostare, più o meno tutti i giorni, in base a ciò che succedeva in un particolare momento, lo stesso ammontare di dati. Finalmente tutto iniziava a quadrare.

A questo punto il mio più grande dubbio era se fosse stato meglio scaricare i quasi novanta utenti Office in una rete separata da quella che sosteneva il carico pesante, prodotto dai 20 client del server Media. Esistono circa centosedici milioni di modi per gestire una situazione simile. A partire dalle soluzioni più basilari, come configurare una VLAN, fino alla divisione della rete in subnet separate o a quella più estrema di aggiungere switch separati al Controller di Dominio e a quello del Dominio di Backup e sostanzialmente far funzionare due reti differenti senza aggiungere altro stress al Controller di Dominio Principale.

Finalmente tutti i file server e i rispettivi client erano al loro posto, giunse quindi il momento di studiare il carico effettivo della rete e utilizzare quell'informazione per guidare i miei passi successivi. Dato che OpManager permette di monitorare l'utilizzo totale di ogni dispositivo presente sulla rete in un determinato momento, la sua scelta fu sostanzialmente ovvia. Ricordate: 20 computer della divisione Media in grado di generare 1600GB di traffico ogni ora e altri 90 client degli uffici che aggiungevano ciascuno un massimo di 200MB all'ora.

Rimasi sbalordito: l'utilizzo medio della rete non andò mai oltre l'otto percento! Monitoravo il traffico sulla rete ogni mezz'ora da tutti i server, tramite Windows Task Manager poiché i carichi che colpivano i server Media erano i più alti di ogni altro punto della rete. Per il resto degli uffici, il traffico toccò raramente l'uno per cento, e l'utilizzo del Controller del Dominio non superò mai l'undici. Anche considerando che la maggior parte del traffico si trovava tra i file server Media e i rispettivi client, la percentuale di risorse generalmente utilizzate fu davvero molto bassa.