Il transistor non ce la fa più? Torna la valvola ma a 460 GHz

Ricercatori della NASA hanno progettato e realizzato un nuovo tipo di valvola molto veloce.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

C'era una volta la valvola, e poi giunse la lunga epoca del transistor che dura ormai da diversi decenni. È l'era del silicio e ormai è chiaro che presto giungerà al termine, perché ci sono limiti oltre i quali i moderni transistori non possono andare. In molti stanno cercando un'alternativa, e la NASA se ne salta fuori con una versione moderna della valvola.

Più precisamente si parla di "transistor al vuoto", perché i tecnici del centro di ricerca Ames della NASA hanno immaginato un transistor FET nel quale il gate è fatto di elio. Idealmente dovrebbe essere vuoto, come appunto nelle valvole, ma si è scelto l'elio perché più semplice da gestire con risultati pressoché identici.

In altre parole stiamo parlando di una valvola realizzata con i metodi produttivi dei moderni transistor FET. "Un dispositivo fatto di niente" come lo descrivono gli stessi autori, che presenta alcuni vantaggi determinanti. Il primo? Mentre i processori più moderni non vanno oltre qualche GHz di frequenza, questo prototipo si è già dimostrato capace di funzionare a 460 GHz.

Circa cento volte tanto rispetto ai processori desktop più veloci, e più o meno quanto un processore al grafene – che però sarebbe molto più difficile da realizzare. Niente male davvero, ma c'è il solito ostacolo: bisogna infatti passare dal prototipo a una produzione in massa, e per quanto i ricercatori siano ottimisti non è mai il caso di cantare vittoria in anticipo.

In ogni caso c'è senz'altro molto fascino nell'idea di un ritorno della valvola in una forma più moderna e potente, ma soprattutto più compatta, più leggera e più fresca. E poi in un modo o nell'altro bisogna trovare una soluzione ai limiti del silicio, e non è detto che questa strada suggerita dalla NASA non sia preferibile al grafene o ad altri nuovi materiali.