iMac Pro, la workstation tutto in uno ha davvero senso?

Apple ha creato un PC all in one professionale, l'iMac Pro. Potenza e bellezza, ma nessuna possibilità di aggiornamento. È quello che vogliono i professionisti oppure no?

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a cura di Manolo De Agostini

Nella serata di ieri Apple ha presentato l'iMac Pro, una workstation tutto in uno. Arriverà a dicembre e quindi non è possibile valutarne le prestazioni o altri aspetti prima di allora. Però conosciamo parte delle specifiche, design e prezzo di partenza. Insomma, c'è la possibilità di fare qualche considerazione, intavolare una discussione aperta a tutti. Dite la vostra nei commenti.

Partiamo dal prezzo, che di partenza è 4999 dollari. Per quella cifra Apple offre lo schermo 5K, uno Xeon a 8 core, una GPU Radeon Vega, 32 GB di memoria ECC, un SSD da 1 TB, Thunderbolt 3 e connettività Ethernet 10 Gbit. Fermo restando che ancora non conosciamo le prestazioni del sistema, o della GPU Radeon Vega integrata, è possibile configurarsi un sistema vagamente simile?

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Certo, abbiamo provato a configurare una Dell Precision Tower serie 7000 (7910) e ci abbiamo messo dentro una Nvidia Quadro P6000 con 24 GB di memoria che offre 12 TFlops di potenza a singola precisione (più degli 11 TFlops indicati da Apple per la Vega dell'iMac Pro) e una CPU a 8 core come lo Xeon E5-2630 v3, non esattamente "di primo pelo". Già così abbiamo ampiamente sforato i 5000 euro, e aggiungendo le memorie siamo arrivati a ben 7350 euro. Ovviamente il tutto senza monitor.

Fermo restando che probabilmente la GPU Vega a bordo del modello di partenza dell'iMac Pro non sarà quella top di gamma, il listino non appare così scandaloso. Ma un all in one può davvero soddisfare le necessità di chi lavora nel settore? Abbiamo qualche dubbio, anzi vi giriamo la domanda: che ne pensate?

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La potenza messa a disposizione, sulla carta, è molta. Tuttavia aziende e professionisti hanno necessità di aggiornare le proprie piattaforme per mantenerle al passo con i tempi. L'iMac Pro questa possibilità non la offre, a meno di andare sul sito Apple e acquistare un modello più costoso - chissà quanto costerà il modello con 18 core!

Già perché se CPU e GPU non sono sostituibili, non lo è nemmeno la memoria RAM. Apple ha confermato al sito 9to5mac che la RAM non sarà rimpiazzabile dall'utente. Viene da chiedersi se un professionista sia pronto a barattare la possibilità di update, specie della RAM, per avere un sistema esteticamente molto bello e inizialmente anche prestazionalmente adeguato, ma con l'impossibilità di potenziarlo in futuro.

Qualche perplessità l'abbiamo anche sulla capacità di dissipazione del calore del sistema. Apple dice di aver fatto le cose per bene, con tanto di GIF animata a corredo, ma stipare tutta quella potenza in una soluzione con oggettivamente una ventilazione limitata potrebbe essere problematico. Il calore, se eccessivo, si riflette sulle prestazioni dell'hardware.

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E poi in ultimo ci chiediamo se chi desidera un sistema professionale a marchio Apple, non faccia meglio ad attendere. L'azienda ha promesso una riprogettazione da zero del Mac Pro, basandosi su un concetto chiave, ovvero quello della modularità, della facilità di aggiornamento hardware nel tempo. Non sappiamo ancora quando arriverà questo Mac Pro, ma c'intriga un po' di più. Chiaramente, lo ribadiamo, sono considerazioni a caldo e non un giudizio sul prodotto. Voi cosa ne pensate del nuovo iMac Pro?


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