iMac Pro, luci e ombre sull'aggiornamento hardware

La nuova workstation Apple è stata completamente smontata dal provider OWC. Superato l'ostacolo dell'apertura dello chassis, la RAM e l'SSD possono essere sostituiti. Sembrerebbe sostituibile anche la CPU.

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a cura di Saverio Alloggio

Alcune componenti di iMac Pro possono essere sostituite. È quanto emerge dal teardown del nuovo all-in-one Apple, effettuato dal provider OWC. Si tratta di una possibilità di upgrade non propriamente paragonabile a quella delle classiche workstation, ma che rappresenta comunque un aspetto da tenere in considerazione visto l'utilizzo per il quale è stata pensata questa macchina.

Innanzitutto, com'era facilmente intuibile, per poter accedere alla componentistica interna di iMac Pro occorre superare l'ostacolo dell'apertura dello chassis. Essendo un all-in-one, troviamo una scocca unibody in metallo non propriamente agevole da smontare, soprattutto per il rischio di danneggiare lo schermo.

È infatti proprio dalla parte frontale, rimuovendo il display, che è possibile accedere alla componentistica interna. Un'operazione che necessita della strumentazione adatta e, soprattutto, di una certa manualità ed esperienza. Del resto, come detto in apertura, si tratta di una macchina con un form factor differente rispetto alle classiche workstation.

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Una volta avuto accesso al vano interno, ci si trova difronte ad un assemblaggio modulare, in classico stile Apple. La scheda madre ha una forma particolare, evidentemente pensata per adattarsi perfettamente agli spazi offerti da iMac Pro. Il modello base (oggetto del teardown), equipaggiato con 32 GB di RAM, ha una configurazione da quattro banchi da 8 GB ciascuno.

imac pro teardown owc

Si tratta di una piattaforma hardware pensata per sfruttare la funzionalità quad-channel in lettura. Una volta però ottenuto l'accesso alla scheda madre (rimuovendo gli speaker e il dissipatore), questi banchi possono essere sostituiti fino a raggiungere i 128 GB (32 GB per ogni slot), esattamente come previsto dalle configurazioni ordinabili sull'Apple Store. 

Discorso analogo anche per lo storage. La versione base è equipaggiata con 1 TB, composto da due SSD da 512 GB collegati in RAID. Apple ha posizionato dei sigilli sulle viti che fissano i dischi a scopo di verifica della garanzia. Superato però l'ostacolo della rimozione degli adesivi, anche queste componenti possono essere sostituite.

imac pro ram

Infine, la parte relativa a CPU e GPU. Quest'ultima risulta essere saldata, per cui non ci sono possibilità di sostituzione. Il processore invece, nel caso specifico del modello base un Intel Xeon a 8 core, sembrerebbe essere sostituibile rimuovendo il relativo dissipatore. In questo caso però si tratta di un aspetto che sarà approfondito con ulteriori test.

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Insomma, appare evidente come Apple abbia progettato iMac Pro in maniera modulare, almeno per quanto riguarda alcune componenti, nella logica di poter facilmente intervenire nel caso di necessità di riparazioni. Ciò non toglie però che si tratti di una workstation con possibilità di upgrade inevitabilmente ostacolate dal particolare form factor. 


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