India, portatile da 10 dollari: favola o realtà?

L'India avvia un progetto per la realizzazione di un computer da 10 dollari per gli studenti più poveri.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

L'India, come molte economie emergenti è un paese pieno di contraddizioni. Affianco a una classe ricca, ci sono milioni di poveri a cui, tra le necessità del terzo millennio, non si vuole far mancare un computer, ritenuta una via per educare e acculturare. Lo stato indiano punta alla realizzazione di un portatile da 500 rupie, circa 7,25 dollari. Questo prodotto sarà il pezzo forte di un programma di e-learning che coinvolgerà 18 mila college e 400 università.

Il portatile, nome in codice Sakshat, sarà realizzato con hardware e software a basso costo. Il progetto è merito degli scienziati del Vellore Institute of Technology, l'Indian Institute of Science di Bangalore, l'Indian Institute of Technology di Madras e Semiconductor Complex, azienda controllata in parte dello stato.

Immagine di repertorio

Sakshat integrerà 2 GB di memoria, connettività wireless/ethernet e non dovrebbe consumare più di 2 watt. Difficilmente il sistema operativo sarà Windows, visti i costi di licenza. Inizialmente il portatile avrà un costo di 20 dollari, ma con "la produzione di massa pensiamo di poter raggiungere il nostro obiettivo", affermano i piani alti del sistema scolastico indiano.

In molti, tuttavia, dubitano che un portatile da 20/10 dollari sia commercialmente sostenibile. "Non è possibile realizzare neanche uno schermo per 20 dollari. L'India non produce molto hardware per computer. Da dove arrivano quindi i tagli necessari per raggiungere la cifra di 10 dollari?", si è chiesto Rajesh Jain, managing director di Netcore Solutions e pioniere dei computer low-cost in India.

I blogger s'interrogano. In tanti credono che non sarà altro che una calcolatrice un po' più evoluta, altri sono ancora più scettici: "Se il governo realizzerà questo miracolo tecnologico, significa che l'intera industria del computer è formata da incompetenti o che produce soluzioni a prezzi irrisori e le rivende a prezzi esorbitanti".

Le favole sono belle, crederci non è un delitto, farle diventare realtà è più complicato.