Intel al lavoro su Aurora, supercomputer da 180 Petaflops con Xeon Phi

Il blocco delle esportazioni di processori per i supercomputer cinesi danneggia Intel. L'azienda si rifà, in parte, con due nuovi progetti del Dipartimento dell'Energia, Aurora e Theta.

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a cura di Manolo De Agostini

Il blocco delle esportazioni di chip destinati ai supercomputer cinesi, deciso dal Dipartimento del Commercio statunitense, potrebbe colpire duramente Intel. Si vocifera infatti di un impatto tra 1 e 1,3 miliardi di dollari, dei quali il 60-70% di puro utile.

L'azienda potrebbe però rifarsi - sebbene solo in piccola parte - in casa propria. Intel sta infatti lavorando insieme a Cray per realizzare due nuovi supercomputer per l'Argonne National Laboratory (Dipartimento dell'Energia) chiamati Aurora e Theta. La soluzione di punta, Aurora, dovrebbe essere pronta per il 2018. Sarà composta da 50.000 nodi per un consumo energetico di 13 megawatt.

aurora supercomputer intel cray

Questo supercomputer dovrebbe offrire 180 PetaFlops di potenza di calcolo, 18 volte in più rispetto al sistema MIRA attualmente usato dal laboratorio. Non solo potenza ma anche efficienza: sarà allo stesso tempo 6 volte più efficiente. Per raggiungere gli obiettivi prefissi Intel si avvarrà non solo di processori Xeon ma anche di acceleratori Xeon Phi, nome in codice Knights Hill.

Si tratta della terza generazione di questa serie di prodotti e sarà realizzata usando il processo produttivo a 10 nanometri, avvalendosi anche della tecnologia Intel Omni-Path di seconda generazione. Succederà alle soluzioni Knights Landing con 72 core, quindi è probabile che le unità di calcolo saranno ancora di più.

aurora supercomputer 180 pflops

Il supercomputer Theta dovrebbe invece arrivare prima, nel 2016, e punta a offrire 8,5 petaflops di potenza con un consumo di 1,7 megawatt. In questo sistema - basato sulla prossima generazione di supercomputer Cray XC - troveranno spazio processori Xeon e schede acceleratrici Xeon Phi Knights Landing.

Il settore dei supercomputer è comunque sempre in grande fermento e vede coinvolti anche altri attori dell'industria come AMD, IBM e Nvidia. Quest'ultime due stanno collaborando su due supercomputer, Summit e Sierra, che saranno completati nel 2017-2018. Dovrebbero essere basati su architettura Power di IBM e GPU Nvidia Volta (dopo l'attuale Maxwell la roadmap di Nvidia prevede l'arrivo di Pascal e poi Volta).

Intel Xeon Phi 3120A Intel Xeon Phi 3120A
Intel Xeon Phi 5110P Intel Xeon Phi 5110P
Intel Xeon Phi 7120P Intel Xeon Phi 7120P

Summit dovrebbe essere cinque volte più potente rispetto a Titan (27 petaflops), l'attuale supercomputer usato del laboratorio Oak Ridge. Sierra, che sarà installato al Lawrence Livermore, dovrebbe essere invece 7 volte più veloce di Sequoia, il sistema attualmente in funzione.