Intel Arc A380 supporta DisplayPort 2.0, ma dove sono i monitor?

La Intel Arc A380 Photon realizzata da GUNNIR sarà una delle prime GPU ad offrire il Display Port 2.0, ma a mancare sono ancora i monitor.

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a cura di Gabriele Giumento

La Intel Arc A380, trapelata qualche settimana fa nel mercato cinese, ha destato interesse sia per il prezzo di vendita basso che al tempo stesso per le funzionalità di cui è dotata, a cominciare dalle tecnologie proprietarie per l'upscaling assistito da IA, l'XeSS e Deep Link. Fra queste, la scheda offre anche il supporto al nuovo standard DisplayPort 2.0, con cui è possibile collegare monitor dotati di frequenza d'aggiornamento e risoluzioni più alte.

Il primo modello ad offrire questa possibilità è la Arc A380 Photon realizzata da GUNNIR, comparsa proprio la settimana scorsa in dei benchmark indipendenti eseguiti da un utente. Questa GPU offre un totale di quattro uscite video, tra cui sono presenti ben tre connettori DisplayPort 2.0 e una HDMI 2.0. Ciascuna delle DisplayPort presenti offre differenti livelli prestazionali UHBR10, UHBR13.5 e UHBR20. Proprio quest'ultimo step sarebbe in grado di raggiungere, almeno stando alle stime di MyDrivers, una larghezza di banda massima di 80Gbps, superando di gran lunga le performance offerte da HDMI 2.1, solamente in grado di arrivare a una velocità di 48 Gbps.

Se da un lato la presenza della nuova versione di questo standard consentirà alle GPU Arc di essere a prova di futuro, dall'altro a mancare sono ancora i monitor dotati di tale supporto. Le versioni di nuova generazione hanno infatti dovuto subire dei ritardi in fase di produzione, tanto che ancora oggi non si ha alcuna notizia dell'eventuale uscita dei nuovi modelli. Lo scenario che si prospetta davanti sembra quindi essere quello di uno standard che non potrà essere sfruttato da subito.

Oltre le GPU Arc Alchemist di Intel, il supporto al Display Port 2.0 dovrebbe anche essere presente sulle future Radeon RX 7000. Le schede video di AMD, attese per il lancio a cavallo fra ottobre e novembre, verranno prodotte attraverso il nodo produttivo a 5nm di TSMC per beneficiare di un aumento di prestazioni per watt del 50%, una strada opposta a quella intrapresa da Nvidia con le sue GeForce RTX 4000.