Intel Arc Alchemist DG2 supporterà fino a 5 display, in arrivo modelli per workstation?

Un aggiornamento driver per le schede video DG2 Arc Alchemist aggiunge il supporto fino per il collegamento fino a 5 monitor.

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a cura di Gabriele Giumento

Il driver grafico per Linux Intel i915 ha di recente ricevuto un aggiornamento, che introduce il supporto fino a 5 monitor nelle schede video DG2, le GPU della gamma discreta di Arc Alchemist. L'azienda californiana di Santa Clara pianifica di rilasciare le nuove schede per portatili e PC desktop in una data che dovrebbe avvicinarsi al secondo trimestre del 2022.

Sebbene indicato nelle note del driver da un ingegnere di Intel, non c'è alcuna spiegazione di come le GPU Intel Arc Alchemist possano supportare 5 monitor. Nelle foto emerse, la parte posteriore delle GPU mostrava un massimo di 4 porte, ma con l'introduzione di USB 4, Intel potrebbe sfruttare le porte USB-C per permettere il collegamento di un quinto display.

Attualmente, le schede video Nvidia e AMD supportano un massimo di 4 monitor. Alcuni modelli AIB offrono connessioni aggiuntive, ma sono dedicate esclusivamente ai visori per la realtà virtuale. Il fatto che Intel abbia aggiunto il supporto per un quinto display potrebbe far seguito a delle speculazioni, secondo cui l'azienda pianifichi il rilascio dei modelli di Arc Alchemist anche per workstation.

L'unica scheda a offrire dei collegamenti per più di 5 monitor, attraverso ben 6 mini DisplayPort, è la Radeon PRO W6800 di AMD, una GPU per workstation con 32 GB di RAM GDDR6 e un'ampiezza bus di 256 bit, che offre una velocità di connessione fino a 16Gbps e una larghezza di banda totale di 512GB/s. Oltre a ciò, è anche presente una Infinity Cache da 128MB. La Radeon Pro W6800 è capace di prestazioni fino a 35,66 TFLOP in FP16, 17,83 TFLOP in FP32 e 1,11 TFLOP in FP64.

La GPU delle schede Intel Arc Alchemist, comprende 16 unità vettoriali da 256 bit e 16 unità matrice da 1024 bit. Ogni unità vettoriale è composta da 8 ALU, per un totale di 128 ALU per Xe-Core. Le unità matrice, definite anche come unità XMX, possono eseguire calcoli tensor nelle modalità FP16 e INT8. Ogni Xe-Core dispone inoltre di una propria cache L1 dedicata.

Intel non ha ancora commentato in merito alle notizie su possibili modelli destinati ad ambiti workstation, non resta che attendere altre informazioni man mano che ci si avvicina al rilascio delle nuove schede.