Intel Atom alla conquista, e il mercato cambia

Atom arriva in massa, ed è pronto per modificare la fascia bassa del mercato per come lo conosciamo oggi.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Aria di cambiamento all'orizzonte, e Atom potrebbe essere il principale artefice. Intel ha dichiarato che aumenterà i piani di produzione e consegna delle CPU single-core Atom 230 e dual-core Atom 330, passando in questo trimestre dal 4% al 6%, fino a raggiungere il 52% per la fine dell'anno.

Questo incremento si abbina a una riduzione dei chip della serie Celeron E1000 e 200, che verranno, almeno, dimezzati.

Questa mossa sottende i chiari trend del momento, e ci permette di lanciare uno sguardo al futuro. Sicuramente, la corsa all'abbattimento del consumo energetico sta influendo sul cambio di rotta, verso soluzioni parsimoniose, come è appunto Atom.

Il minor consumo energetico è legato a doppio filo con l'inferiore produzione di calore, quindi la possibilità di creare dispositivi che non necessitano di sofisticati sistemi di dissipazione e che possono rientrare in formati di forma ridotti, un trend che sta invadendo l'industria e per cui Atom si profila essere l'ideale.

Atom, e più in generale i processori a basso consumo, devono però fare i conti con le prestazioni spesso limitate. Questa stretta virata potrebbe definire in maniera più accurata le odierne fasce di mercato. Un classico PC moderno, anche se di fascia bassa, con grafica integrata e CPU entry level, offre un livello prestazionale ben superiore a quanto essenziale per un uso home-office (internet, mail e produttività office). La penetrazione delle piattaforme Atom potrebbe sostituire completamente la fascia entry level dei PC moderni, offrendo nel contempo consumi minori, silenziosità, dimensioni contenute e risparmio economico.

Quindi, buone notizie per gli utenti, ma i produttori si trovano a un bivio dove la sapiente gestione di questi nuovi prodotti farà la differenza; il rischio di perdita di introiti dal classico settore processori è ragguardevole, specialmente considerando che la resa economica deriva dalla fascia bassa del mercato, quella che ora è a rischio di scomparsa, o meglio, di sostituzione.