Intel Avoton è la nuova architettura che nel 2013 identificherà i processori Atom a 22 nanometri dedicati al settore dei microserver. Ad annunciarlo è stata Intel, pubblicando una roadmap che ci consente di dare uno sguardo ai suoi piani per il settore professionale.
Durante la Structure Conference di San Francisco, Jason Waxman, general manager del Cloud Infrastructure Group, ha dichiarato che all'interno del segmento server sarà l'applicazione che deciderà quale core (Atom o Xeon) rappresenterà la soluzione ottimale, e perciò Intel non si farà trovare impreparata.
"Credo che l'industria abbia bisogno d'infrastrutture che permettano di usare i server in modo efficiente e avere diverse versioni in grado di soddisfare le proprie esigenze. Non solo i server devono adattarsi a una serie di requisiti, ma dovrebbero avere un set completo di caratteristiche richieste dei clienti: ECC, supporto alla virtualizzazione, compatibilità software e 64 bit il tutto in core piccoli ed efficienti", ha affermato ha detto Waxman.
L'obiettivo di Intel è occupare una fascia di mercato che in futuro avrà sempre più importanza (anche AMD, con SeaMicro, vuole essere della partita), cioè quella dei server ad alta densità, composti da chip ad alta efficienza energetica e dedicati a specifici carichi di lavoro. Per quest'anno la novità è rappresentata da Centerton, un dual-core con un TDP di 6 watt prodotto 32 nanometri atteso nella seconda metà dell'anno. Si tratterà del primo Atom del settore.
Nel 2013 oltre agli Xeon Haswell, Intel presenterà appunto Avoton. Non sono noti i dettagli di questo nuovo Atom, ma ipotizziamo che l'azienda abbia in serbo progressi tali da incrementare da migliorare sotto tutti i profili, se non altro come conseguenza del nuovo processo produttivo.
Da segnalare inoltre che HP ha dichiarato in queste che il Project Moonshot, l'iniziativa per creare microserver, adotterà soluzioni Intel Atom Centerton e sfocerà in una soluzione chiamata Gemini. Poiché il progetto era stato avviato grazie a una partnership con Calxeda per l'uso di chip ARM, non è chiaro se questo annuncio sia da considerarsi un cambio totale di strategia o una novità parallela e distinta.