Intel Broadwell con DSP audio per il riconoscimento vocale?

Con Broadwell Intel potrebbe offrire importanti miglioramenti sotto il profilo del riconoscimento vocale grazie a DSP audio integrati nel PCH e un assistente vocale chiamato Genie.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel, come noto da poche ore, ha avuto problemi con le CPU Broadwell a 14 nanometri, tanto da farne slittare l'inizio della produzione di un trimestre. Parallelamente a quella notizia si è però fatta strada un'indiscrezione, pubblicata con tanto di slide sul sito Vr-Zone, in cui si afferma che il PCH delle CPU Broadwell per ultrabook avrà un DSP integrato dotato di Smart Sound Technology.

Recentemente recensendo alcune nuove schede video di AMD abbiamo parlato di TrueAudio, che grazie ai core DSP Tensilica HiFi EP nella GPU offre un migliore audio posizionale ed effetti sonori più complessi, sgravando la CPU da questo compito. L'implementazione e lo scopo di Intel dovrebbero essere differenti, perché sembra che questi DSP saranno usati sia per abbassare i consumi che migliorare il riconoscimento vocale.

Nelle slide pubblicate da Vr-Zone si può notare come i DSP e la tecnologia Smart Sound Technology (SST) saranno in grado di gestire mixing in tempo reale, decodifica e post-processing in modo più efficiente rispetto alla CPU. I DSP potranno anche amministrare l'audio anche quando il sistema Windows 8 è in Connected Standby, cioè è in modalità a basso consumo.

La tecnologia Smart Sound Technology sembra già essere parte dell'Atom Z2760 Clover Trail, associata a un processore a audio a 24 bit e se si osserva questo documento PDF si può notare come nel grafico sia citata la presenza anche di alcuni DSP, tuttavia non è qualcosa che Intel ha pubblicizzato e soprattutto che l'ha mai usato per il riconoscimento vocale. Allo stesso modo dovremmo avere qualcosa di simile in Bay Trail.

Con Broadwell si salirà a un livello superiore e anche in Connected Standby i DSP potranno gestire comandi vocali, rimanendo quindi in ascolto anche con il sistema praticamente spento. Dalle slide emerge inoltre che tutto questo confluirà in un assistente vocale chiamato Genie, che al pari di Siri e altri sistemi simili risponderà ai comandi dell'utente.

In poche parole grazie all'hardware dedicato Intel dovrebbe permetterci un'interazione più naturale con una tecnologia che ha fatto importanti passi avanti, ma che allo stesso tempo denota importanti margini di miglioramento. Oggi con un iPhone dobbiamo cliccare il tasto Home e, con voce abbastanza impostata, dire a Siri quel che desideriamo faccia o cerchi.

Il sistema di Intel non prevede alcuna interazione iniziale, diremo "Hello Computer" (Ciao Computer), una frase necessaria per far attivare il sistema, ci sarà mostrato un messaggio di conferma e poi impartiremo i comandi desiderati. Nel 2015, stando a quanto riportato nelle slide, sparirà anche il passaggio della conferma e l'interazione sarà diretta. Intel afferma inoltre che il sistema sarà accoppiato alla voce dell'utente, quindi altre persone che parlano accanto a voi non attiveranno inavvertitamente l'assistente vocale.

Tutto molto bello, almeno sulla carta, perché poi l'implementazione finale bisogna saggiarla e testarla. Insomma Genie deve provare di essere intelligente quanto sembra. I DSP però avranno anche il compito di occuparsi dell'audio generico e a tal proposito sembra che Intel stia lavorando con DTS e Waves (for Maxx Audio 3) per migliorare l'uscita audio senza impattare sulla CPU.

Non ci resta quindi che attendere la presentazione di Broadwell, che non è stata ancora fissata. Intel solitamente presenta i nuovi processori a metà anno, ma visti i problemi di produzione confermati nelle scorse ore l'azienda potrebbe rivedere la tradizionale scaletta che si è andata consolidando negli ultimi anni.