Intel è già proiettata al futuro. Presentate le nuove CPU per PC desktop di fascia alta e workstation, in cui spicca il primo modello con 10 core, l'azienda statunitense ha scelto il Computex 2016 per svelare l'arrivo entro l'anno dei processori Core di settima generazione, nome in codice Kaby Lake.
Probabilmente i primi chip Kaby Lake - sempre prodotti a 14 nanometri - saranno indirizzati al segmento mobile, in particolare i dispositivi 2 in 1 in cui garantiranno prestazioni, autonomia e capacità multimediali superiori. L'azienda guarda però anche all'Internet of Things, infatti conta di espandere il brand Core in quel settore.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei processori si sa ancora ben poco, ma secondo Intel i prodotti con CPU Core di settima generazione offriranno supporto a Thunderbolt 3 e a webcam avanzate per sfruttare soluzioni di riconoscimento facciale come Windows Hello. Parallelamente ai nuovi chip Core, Intel presenterà anche una gamma di soluzioni Apollo Lake per tablet e 2 in 1 a basso costo, con supporto a USB C e probabilmente alla riproduzione di video 4K.
Non ci sono altri dettagli (attendiamo l'IDF di metà agosto per ulteriori informazioni), ma è difficile pensare all'arrivo dei nuovi Core in ambito desktop già quest'anno. È vero, AMD è attesa alla presentazione delle CPU basate su architettura Zen tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo, ma difficilmente Intel le risponderà a stretto giro di posta.
Allo stesso tempo però si vocifera che le prime motherboard con chipset Intel della serie 200 possano arrivare sul mercato già a novembre. Una voce, fomentata dall'apparizione di un prototipo di motherboard MSI, che va presa con le pinze.
Sembra scontato dirlo, ma una possibile accelerazione della canonica roadmap di Intel è unicamente nelle mani di AMD: se le CPU basate su architettura Zen saranno più che competitive allora il colosso di Santa Clara potrebbe anche cambiare passo.
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