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a cura di Manolo De Agostini

Intel ha iniziato a ridurre il numero di candidati al posto di CEO (amministratore delegato), il che fa pensare che il processo di selezione potrebbe arrivare presto a conclusione. Per la prima volta l'importante carica potrebbe andare a una persona esterna all'azienda.

A scriverlo è Bloomberg, che fa il punto sulle voci di corridoio che circolano dalla fine di giugno, quando Brian Krzanich si è dimesso dal ruolo per aver intrattenuto una relazione con un dipendente dall'azienda, cosa che viola la politica di non fraternizzazione dell'azienda applicata a tutti i manager. Questa, almeno, la posizione ufficiale di Intel.

brian krzanich

"Sanjay Jha e Anand Chandrasekher, entrambi con esperienza in Qualcomm, e gli attuali dirigenti Navin Shenoy e Murthy Renduchintala hanno tutti avuto discussioni preliminari con i membri del consiglio secondo persone vicine ai fatti", scrive Bloomberg. L'ex direttore finanziario Stacy Smith avrebbe declinato l'offerta di entrare nella lista dei candidati. 

I CEO della storia di Intel
Robert Noyce 1968-75
Gordon Moore 1975-87
Andy Grove 1987-98
Craig Barrett 1998-05
Paul Otellini 2005-13
Brian Krzanich 2013-18

A complicare la ricerca del CEO vi sarebbero due fattori: il primo è che Intel non prevedeva una successione tanto rapida, a soli 5 anni dall'approdo alla carica di Krzanich, mentre il secondo è che molte delle figure interne che avrebbero potuto ricoprire il ruolo - Renee James, Stacy Smith, Diane Bryant e Kirk Skaugen - hanno lasciato l'azienda negli ultimi anni. L'attuale AD a interim Bob Swan ha già fatto sapere che non intende mantenere la carica in modo permanente.

Un altro possibile nome della lista, l'attuale CEO di VMWare Pat Gelsinger, che ha speso gran parte della sua carriera dirigenziale proprio in Intel, ha dichiarato che vuole mantenere la sua attuale posizione.

Chiunque sarà scelto erediterà un'azienda finanziariamente solida, ma preoccupata dalle numerose minacce che ne minano il dominio sul mondo dell'informatica. In particolare, il grave ritardo accumulato nel mettere a punto nuovi processi produttivi con cui migliorare prestazioni e consumi dei propri chip rende Intel, secondo molti analisti, più vulnerabile alla concorrenza di quanto non lo sia mai stata negli ultimi decenni.


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