Intel getta la spugna nel mobile, addio Broxton e SoFIA

Intel rivede in modo importante il suo impegno nel settore mobile cancellando le soluzioni Broxton e SoFIA. L'addio al mercato degli smartphone è nei fatti, mentre Intel continuerà a realizzare soluzioni per i tablet, in particolare i 2 in 1.

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a cura di Manolo De Agostini

Dopo aver annunciato un forte cambio di strategia e una grande ristrutturazione che riguarderà 12mila posti di lavoro, Intel ha deciso una radicale revisione dei piani per quanto riguarda il mercato dei system on chip, meglio noti come SoC.

L'azienda ha cancellato i prodotti Broxton (smartphone e tablet) e SoFIA in sviluppo, staccando la spina alla sua azione nel mercato degli smartphone e ridimensionando molto quella nel settore del tablet.

broxton

La notizia, per quanto importante, non sorprende: Intel si è avvicina al mercato mobile con forte ritardo e prodotti non convincenti - per diverso tempo - incamerando ingenti perdite, svariati miliardi di dollari andati in fumo tra investimenti e sussidi ai produttori per diffondere le proprie soluzioni.

Ciò non rappresenta la morte del marchio Atom, almeno non ancora, ma Intel dovrà rivedere attentamente il posizionamento di mercato del brand. È probabile che l'azienda, tramite progetti come il futuro Apollo Lake, continuerà a presidiare l'ambito dei tablet, ma per quanto riguarda gli smartphone, il rapporto sembra definitivamente incrinato.

"I cambiamenti hanno incluso la cancellazione della piattaforma Broxton, così come le soluzioni commerciali SoFIA 3GX, SoFIA LTE e SoFIA LTE2 permettendoci di spostare risorse su prodotti che forniscono un maggiore ritorno e avanzino la nostra strategia. Questi cambiamenti hanno effetto immediato", recita una nota stampa di Intel.

brian krzanich
Brian Krzanich, CEO di Intel, sta rivoluzionando il focus dell'azienda

SoFIA, in particolare, ha rappresentato una mossa inusuale per il colosso di Santa Clara, almeno fino a pochi anni fa. Si trattava di soluzioni basate su core Atom e modem Intel a basso costo, realizzate in collaborazione con aziende cinesi come Rockchip e Spreadtrum, e prodotte presso impianti terzi. L'arrivo sul mercato di questi prodotti con il nome Atom X3 non ha però generato il ritorno previsto. Non è chiaro se Intel continuerà a collaborare con le due realtà orientali.

Broxton, invece, avrebbe dovuto essere una soluzione ancora più veloce basata su architettura Goldmont a 14 nanometri. Intel però ha deciso di interrompere la sua rincorsa sulle architetture ARM e focalizzarsi su aree in cui può avere ritorni più certi: cloud, memorie, FPGA, nuove tecnologie e connettività 5G. Quest'ultima sarà un'importante area su cui Intel dovrà concentrarsi se, in futuro, vorrà tornare al mercato mobile e farlo in modo migliore. Qualcomm ha dominato per anni la scena proprio grazie alla sua grande integrazione della connettività LTE.

Intel Core i5-6500 Intel Core i5-6500
  

Intel Pentium G4400 Intel Pentium G4400
  

Questo non è un addio al settore mobile in piena regola, ma certamente è un grosso ridimensionamento: ai produttori di chip ARM il compito di banchettare sulla quota (esigua) di Intel nel settore smartphone, andando per esempio a esaudire le necessità di un produttore come Asus.

Intel, come detto anche nelle scorse settimane, continuerà a presidiare il settore tablet e soprattutto il mercato dei prodotti 2 in 1 (i tablet che con tastiera staccabile possono diventare dei notebook) tramite le soluzioni Apollo Lake e i prodotti della gamma Core.